sartiglia e sicurezza
Antidoping, c’è pieno accordo tra i cavalieri e la questura
di Enrico Carta
ORISTANO. Data ultima: 9 gennaio 2018. È il tempo massimo concesso per stilare le regole delle procedure antidoping per i cavalieri della Sartiglia. Entro quella data tutto sarà già chiaro,...
24 dicembre 2017
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ORISTANO. Data ultima: 9 gennaio 2018. È il tempo massimo concesso per stilare le regole delle procedure antidoping per i cavalieri della Sartiglia. Entro quella data tutto sarà già chiaro, cristallino. Come già anticipato ieri sulla Nuova, il confronto tra il questore Giovanni Aliquò e i vertici dell’associazione cavalieri Sa Sartiglia, rappresentata dal presidente Francesco Castagna e dal suo vice Roberto Salaris, ha levato ogni dubbio sul fatto che i cavalieri verranno sottoposti al test preventivo e generalizzato. Mancano ancora i dettagli, ma sul fatto che ci sia l’accordo non ci sono più dubbi. La linea, decisa dalla questura e suffragata dalle norme che sono state esaminate congiuntamente venerdì pomeriggio, è quella che impedirà a chi non si sottoporrà al controllo di prendere parte alla giostra carnevalesca dell’11 e 13 febbraio. Le perplessità dei giorni scorsi sembrano non appartenere più all’orizzonte di vedute dei cavalieri che, comunque, avranno una riunione nei prossimi giorni con tutti gli associati.
Naturalmente a essere controllati non saranno solo i cavalieri, ma anche i loro destrieri, «A garanzia del pubblico e a tutela degli stessi cavalieri partecipanti tutti sportivi iscritti al Coni». A stabilire le modalità secondo cui svolgere i test antidoping entro il 9 gennaio saranno gli organizzatori della manifestazione. La questura e le forze di polizia entreranno in campo solo successivamente ovvero durante lo svolgimento della Sartiglia stessa. La mancanza di controlli avrebbe significato anche esporre a rischi particolari i suoi partecipanti. Il rispetto della procedura indicata metterà infatti i cavalieri al riparo da brutte sorprese in caso di incidenti involontari che, per quanto mai auspicabili, fanno comunque parte dei pericoli insiti in un tipo di evento del genere. Un protocollo simile garantirà ai cavalieri il massimo delle coperture dal punto di vista legale, fermo restando che servirà «a mettere in luce come la tradizione della Sartiglia si rifaccia a valori di lealtà, probità e sportività che sono incompatibili con qualsiasi forma di doping».
Naturalmente a essere controllati non saranno solo i cavalieri, ma anche i loro destrieri, «A garanzia del pubblico e a tutela degli stessi cavalieri partecipanti tutti sportivi iscritti al Coni». A stabilire le modalità secondo cui svolgere i test antidoping entro il 9 gennaio saranno gli organizzatori della manifestazione. La questura e le forze di polizia entreranno in campo solo successivamente ovvero durante lo svolgimento della Sartiglia stessa. La mancanza di controlli avrebbe significato anche esporre a rischi particolari i suoi partecipanti. Il rispetto della procedura indicata metterà infatti i cavalieri al riparo da brutte sorprese in caso di incidenti involontari che, per quanto mai auspicabili, fanno comunque parte dei pericoli insiti in un tipo di evento del genere. Un protocollo simile garantirà ai cavalieri il massimo delle coperture dal punto di vista legale, fermo restando che servirà «a mettere in luce come la tradizione della Sartiglia si rifaccia a valori di lealtà, probità e sportività che sono incompatibili con qualsiasi forma di doping».