La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, appaltati i lavori per le fogne a S. Giovanni

Opere di urbanizzazione: un’attesa di 40 anni sembra ora destinata a concludersi Nella borgata marina verranno anche ricostruite alcune capanne in falasco

24 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. La lunga attesa dei proprietari di case per avere una rete fognaria a norma nella borgata marina di San Giovanni di Sinis, potrebbe essere finalmente terminata. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione a San Giovanni di Sinis delle urbanizzazioni primarie quali fognature, depuratore e alcuni capanni tipici del territorio, nei giorni scorsi è stata pubblicata la gara che consentirà la realizzazione delle opere, ormai divenute indispensabili visto l’alto numero di turisti e visitatori che ogni anno affollano la località.

Il progetto pilota per il riuso turistico della borgata marina di San Giovanni di Sinis, infatti, prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria quali l’impianto fognario e il depuratore, oltre a alcuni capanni in falasco, residenza fino a qualche decennio fa dei pescatori cabraresi, tipici del territorio del Sinis.

Per la realizzazione dell’impianto di depurazione saranno impiegati poco più di 665 mila euro, per la rete fognaria oltre 518 mila euro, mentre per la realizzazione dei capanni in falasco 224 mila euro, per un importo totale di poco superiore a 1 milione 400 mila euro. Il termine per la presentazione delle offerte è stato stabilito entro il prossimo 5 febbraio.

«Si tratta di un risultato importantissimo per il territorio che è arrivato dopo una lunga trafila amministrativa - dicono il sindaco Cristiano Carrus e l’assessore ai lavori pubblici Davide Atzori -, ora si è chiusa una partita fondamentale che porterà, dopo 40 anni, le fogne e le opere di urbanizzazione nella borgata di San Giovanni. Inoltre - concludono Carrus e Atzori -, con la realizzazione di alcuni capanni tipici del territorio rilancerà la borgata anche dal punto di vista tradizionale».

Piero Marongiu

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative