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Mozioni e conferenze: ecco le posizioni del Comune

Mozioni e conferenze: ecco le posizioni del Comune

ORISTANO. È necessario fare chiarezza su un aspetto della vicenda termodinamico a San Quirico: quello della posizione del Comune durante la fase istruttoria. Si è molto discusso sul fatto parere del...

30 dicembre 2017
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ORISTANO. È necessario fare chiarezza su un aspetto della vicenda termodinamico a San Quirico: quello della posizione del Comune durante la fase istruttoria. Si è molto discusso sul fatto parere del Comune. Bisogna rifarsi agli atti. Tutto parte con una delibera della Giunta municipale guidata all’epoca da Guido Tendas che nel dicembre del 2014 approva lo schema di convenzione con la San Quirico Solar power. Tra le altre cose il Comune si impegnava «ad astenersi dal porre in essere o dall'autorizzare a porre in essere qualsiasi attività e/o opera che possa essere di impedimento alla esecuzione dei lavori e delle opere occorrenti alla realizzazione, alla manutenzione e all'esercizio dell’impianto solare termodinamico».

Il primo passo è fatto, ma altri, e contraddittori tra di loro, ne arriveranno. Il quadro viene riassunto dalla delibera della Giunta regionale del novembre 2016, ripresa in modo pressoché integrale nel dicembre di quest’anno con un via libera all’intervento della San Quirico solar power. La delibera fornisce un chiaro promemoria di eventi, posizioni e, eventualmente, responsabilità.

Il 20 febbraio del 2015 il Consiglio comunale di Oristano approva una mozione con il voto della minoranza, di alcuni dissidenti della maggioranza e grazie ad alcuni vuoti nella coalizione che sostiene il sindaco. In altre parole, come si dice in gergo, il sindaco “va sotto”.

La mozione esprime «parere nettamente contrario al progetto di impianto solare ibrido termodinamico» e impegna la Giunta «ad annullare in autotutela qualsiasi documento sottoscritto dal Comune o convenzione stipulata per conto del Comune che esprima parere favorevole a un accordo con la Società San Quirico finalizzato a sostenere la realizzazione del progetto; convocare nell'immediato una conferenza interistituzionale con la Regione, la Provincia, la Asl e una delegazione di cittadini rappresentativi del Comitato contro l'impianto solare; a ribadire in ogni sede la contrarietà del Consiglio Comunale al progetto».

Il 22 luglio 2015 si tiene la prima conferenza istruttoria relativa al procedimento di Via. Il sindaco Tendas rappresenta la volontà espressa dal consiglio comunale. Ecco perché oggi contesta chi gli rimprovera di aver nascosto il pronunciamento dell’assemblea. Quel pronunciamento risulta agli atti e figura anche nella delibera della Giunta regionale.

Dove però si legge anche: «Il Comune di Oristano, pur evidenziando la necessità che l’intervento deve, preliminarmente, acquisire tutte le autorizzazioni, pareri, nulla osta previsti dalle norme vigenti, ha espresso parere favorevole».

Il 18 maggio 2016 si svolge la seconda conferenza istruttoria. Ecco cosa dice la delibera della Giunta: «Il sindaco del Comune di Oristano, favorevole all’iniziativa, ha evidenziato che l’intervento produrrà effetti positivi in quanto permetterà la produzione di energia elettrica senza ricorrere a fonti fossili, e potrebbe consentire agli agricoltori/operatori locali di proporsi per la fornitura della biomassa di alimentazione della centrale termica».

A settembre la Solar power chiede un chiarimento sulla variante urbanistica? È necessaria o meno? Il Comune di Oristano risponde che la normativa regionale «non dispone l’obbligatorietà della variante urbanistica, ma questa sarebbe da adottarsi solo in determinate condizioni». In pratica la variante viene assorbita dall’autorizzazione unica.

Considerato il parere del Comune e quello degli altri enti e organismi di controllo, la giunta regionale autorizza il progetto. (r.pe.)

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