La Nuova Sardegna

Oristano

Nuovi argini sul Temo: al Comune non piacciono

di Alessandro Farina
Nuovi argini sul Temo: al Comune non piacciono

Bosa, missione del sindaco in Regione per chiedere una modifica dei progetti «Cambiano il volto della città senza risolvere l’emergenza idrogeologica»

15 gennaio 2018
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BOSA. Il Comune vuole dire la sua sulle nuove linee guida per il trasporto pubblico in Sardegna, linee guida in via di definizione in Regione. Nessuno degli amministratori era presente all’incontro a Oristano, presieduto mercoledì dall’assessore regionale Careddu. Tutti avevano preso impegni in precedenza e così non hanno partecipato, «Ma su questo argomento presenteremo certamente i nostri progetti», afferma il sindaco Luigi Mastino, il quale nello stesso giorno era a Cagliari per discutere delle opere di difesa idrogeologica previste e finanziate a monte e a valle del vecchio ponte in trachite.

Ed è proprio questo il tema più sentito e la riprova è la mediazione avviata con la Regione sulle opere di arginatura sul Temo. «Insieme al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ci siamo incontrati con il direttore generale dell’assessorato ai Lavori pubblici e con due tecnici della Vams. L’obiettivo principale è trovare un punto di incontro tra le esigenze tecniche e quelle ambientali e storiche della città e della valle del Temo», ribadisce Luigi Mastino. Un progetto infatti prevedeva la costruzione di alti e larghi terrapieni sulle due sponde dal ponte in trachite verso l’entroterra, oltre all’innalzamento delle spallette sul Lungotemo Scherer di fronte alle Conce. Un altro progetto poi prevede la prosecuzione del banchinamento e del muro d’argine sul Lungotemo Amendola fino alla zona di Su Seggiu. Da qui dovrebbe invece essere realizzato un terrapieno, con deviazione dell'attuale tratto stradale vicino al corso d’acqua sino al nuovo ponte viabile.

Sono opere insomma che cambierebbero radicalmente il volto millenario di Bosa, ma senza migliorare l’attuale situazione di rischio idrogeologico. «Abbiamo discusso dei nuovi canali di S’Aladerru e Segapane, ma soprattutto di soluzioni che, alla luce delle controproposte presentate dalla nostra amministrazione rispetto ai progetti iniziali, possano armonizzarsi con il contesto paesaggistico e storico». L’idea insomma è di «trovare linee condivise alle richieste del Genio civile» che ha presentato diverse osservazioni alle soluzioni proposte da Bosa, spiega il sindaco. «Noi comunque resteremo fermi sulle indicazioni concordate con la popolazione. Anche se non è una cosa semplice, perché i problemi sono complessi e articolati», conclude Luigi Mastino.

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