La Nuova Sardegna

Oristano

sartiglia anche alla pinacoteca 

La giostra letta col linguaggio dell’arte contemporanea

La giostra letta col linguaggio dell’arte contemporanea

ORISTANO. Non solo per strada, non solo sulla sabbia. Non solo col rullare dei tamburi e lo squillare di trombe. Anche coi quadri e tra le mura della pinacoteca Carlo Contini si celebra la Sartiglia...

28 gennaio 2018
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ORISTANO. Non solo per strada, non solo sulla sabbia. Non solo col rullare dei tamburi e lo squillare di trombe. Anche coi quadri e tra le mura della pinacoteca Carlo Contini si celebra la Sartiglia con la mostra “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”, titolo che prende spunto dal famoso proemio dell’Orlando furioso, il meraviglioso poema epico cavalleresco di Ludovico Ariosto. La mostra affronta i temi che, sottotraccia, caratterizzano il carnevale oristanese col linguaggio dell’arte contemporanea, linguaggio obliquo e allusivo, talvolta ironico ma, allo stesso tempo, capace di evocarne la sacralità senza rappresentarlo mai esplicitamente. Il percorso espositivo evoca altre giostre, altre dame, altri cavalieri, altre armi e, sicuramente, altri amori, tutti riconducibili a una dimensione squisitamente concettuale più che reale e quindi da non inserire nei canoni classici della rappresentazione di tali categorie.

La mostra, ideata da Anna Rita Punzo, guarda al passato, ne rilegge opere più o meno note e attraversa, con spirito citazionista al contempo colto e ironico, periodi e stili che spaziano dall’arte preistorica a quella rinascimentale di Botticelli, da Leonardo da Vinci al realismo lombardo del Cinquecento e a quello olandese del Seicento, dal barocco al surrealismo per approdare alle irriverenti icone di Francesco Vezzoli. È così che ci si ritrova di fronte a un passato e un presente riletti dagli artisti con sensibilità e occhi contemporanei, così da aprire prospettive verso un futuro ibridato per nulla rassicurante, quasi un medioevo prossimo venturo.

A introdurci, in questa giostra della memoria, il suggestivo manifesto ideato dal grafico oristanese Valter Mulas che rappresenta un omaggio all’arte dell’illustratore BakisFigus (Abbasanta 1905 – Oristano 1990). Poi ci si può tranquillamente far prendere per mano nel funambolico e contorto labirinto delle citazioni, della pittura visionaria e virtuosistica di artisti quali Ettore Aldo Del Vigo, Jacopo Scassellati ed Elio Ticca e di maestri della ceramica giovani e meno giovani, come Angelo Sciannella, la manifattura Terrapintada e, ancora, Franco e Jacopo Scassellati.

La mostra curata dal direttore della pinacoteca, Ivo Serafino Fenu, esordirà il 3 aprile e non si esaurirà col termine del carnevale. Andrà anzi molto oltre visto che chiuderà i battenti per lasciare spazio ad altre esposizioni l’8 aprile.

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