La Nuova Sardegna

Oristano

Con Gioggia Laldaggiolu Bosa apre il Karrasegare

di Alessandro Farina
Con Gioggia Laldaggiolu Bosa apre il Karrasegare

Oggi inizia la grande festa con uno degli appuntamenti della tradizione Ci saranno anche i ragazzi delle scuole cittadine. Alla fine frittelle in piazza

01 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Gioggia Laldaggiolu accende i motori del Karrasegare ‘Osincu. Oggi adulti, bambini e ragazzi indosseranno la “povera” maschera di uno dei tratti fondamentali della plurisecolare kermesse satirica. Cambiati i tempi, soprattutto economicamente, il giorno di Laldaggiolu getta soprattutto un ponte tra passato e presente, in un rito recuperato non senza fatica, grazie anche al sensibile contributo delle scuole cittadine, dall’associazione Karrasegare ‘Osincu. Ritrovo quindi alle dieci in piazza Zannetti, per poi prendere possesso del centro cittadino e dello storico acciottolato del Corso, tutti armati di una canna o un bastone da utilizzare come spiedo, dove infilzare i generi alimentari raccolti. “Sa palte ‘e cantare” dice la tradizione, cioè quanto offerto per l’allegria regalata con strofe di canzoni satiriche o stornelli di trallallera, e magari aggiunta di estemporanee battute. Indossando una maschera semplice, perché per “travestirsi” basta una giacca rigirata e il nero della fuliggine del sughero sulla faccia. Originariamente appuntamento del giovedì Grasso di carnevale, “Laldaggiolu” è stato anticipato di una settimana per permettere nel successivo appuntamento, quest’anno l’otto di febbraio, la più moderna sfilata di carri allegorici. Una mossa che ha rivitalizzato questa maschera tipica, legata a tempi dove non sempre lardo, insaccati, frutta secca o fresca, e quanto di calorico e costoso potevano permettersi solo le classi più abbienti, erano presente sulle tavole dei più poveri. Che nella “franchigia” dei giorni di carnevale potevano finalmente prendere di mira, con moti satirici, i più ricchi. Così nel semibuio delle cantine, o a lume di candela, in gruppo o in solitaria, nascevano i versi di Sas cantones de Karrasegare. Componimenti alle volte con nome e cognome dell’estemporaneo poeta, altre coperti dall’anonimato, che richiamavano a fatti e fatterelli accaduti nell’anno appena trascorso, il tutto ovviamente in chiave satirica, anche se non sono mai mancati alcuni eccessi. Con il passare del tempo, ed il migliorare delle condizioni di vita, Laldaggiolu ha perso qualche punto della sua verve. Che lentamente però torna a farsi sentire nell’ultimo decennio, grazie anche al coinvolgimento e apporto dei bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie cittadine. Tutti, dopo l’intensa giornata trascorsa in allegria tra le vie di Bosa, troveranno ristoro in piazza Monumento, dove è prevista la distribuzione di fatti fritti. La manifestazione è inserita nel cartellone di eventi del Karrasegare ‘Osincu 2018 che vede il patrocinio dell’assessorato al Turismo del Comune di Bosa.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative