La Nuova Sardegna

ORISTANO. La fila per i rimborsi dei biglietti dopo le pariglie saltate non c’era. Atmosfera abbastanza tranquilla e soprattutto, nessuno spettatori deluso, ieri mattina agli sportelli della Fondazione Sa Sartiglia. Tanto e comprensibile imbarazzo, invece, fra gli impiegati a loro volta in attesa di saperne di più. Sono gentili ma irremovibili: «non possiamo dire ancora nulla, c’è una riunione in corso, rivolgetevi all’Ufficio stampa». Dopo un’intera mattina d’attesa, si scopre però che alla riunione si è parlato di tutto tranne dei possibili rimborsi per la corsa mancata. Restano perciò salde le raccomandazioni emanate domenica sera ovvero conservare i biglietti in attesa di indicazioni su come fare per avere i rimborsi conoscerne l’entità.

Inevitabilmente non c’era aria di festa negli uffici di via Eleonora dopo la clamorosa decisione dei cavalieri di non correre le spettacolrari pariglie. Comprensibile, dunque, la delusione di coloro che avevano acquistato i biglietti per assistere dalle tribune alla parte da cardiopalmo della Sartiglia. Qualcuno, in realtà, fin dalla serata di domenica ha tentato di riavere i soldi indietro. Quando però sono arrivati all’ingresso della Fondazione, hanno trovato le porte sbarrate.

«Una volta che iniziano le discese alla stella, teniamo chiusi gli uffici – spiegavano le addette –. Dispiace che fra gli spettatori delusi ci fossero tanti turisti, arrivati magari dalla Penisola che dovevano ripartire».

La protesta dei cavalieri però non ha avuto il temuto effetto di annullare le prenotazioni per la Sartiglia di martedì. Probabilmente tutti sperano che la questione si ricomponga e che la manifestazione si tenga regolarmente.