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santu lussurgiu 

Carrela ’e nanti 10 e lode tra festa e tradizione

Carrela ’e nanti 10 e lode tra festa e tradizione

SANTU LUSSURGIU. Una Carrela ‘e nanti riuscita alla perfezione, senza alcun genere di intoppo sul piano della sicurezza e salutata da un grande successo di pubblico. Con questo bilancio è calato il...

14 febbraio 2018
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SANTU LUSSURGIU. Una Carrela ‘e nanti riuscita alla perfezione, senza alcun genere di intoppo sul piano della sicurezza e salutata da un grande successo di pubblico. Con questo bilancio è calato il sipario, nella giornata di ieri, sull’edizione 2018 della manifestazione simbolo del carnevale lussurgese. Nonostante le temperature rigide, infatti, migliaia di curiosi e appassionati hanno animato i vicoli del paese, replicando il clima di festa che da giorni, ormai, eccita e movimenta il centro del Montiferru. Un evento che si è svolto in maniera fluida e regolare, diversamente da quanto accaduto in altri contesti, come sottolineato dal questore di Oristano, Giovanni Aliquò.

Lungo il selciato della via Roma, due ali di folla hanno potuto abbracciare le oltre settanta pariglie, le cosiddette paraze, che fino all’imbrunire hanno regalato spettacolo ed emozioni. Da S’iscappadorzu (il vicolo dal quale partono le discese spericolate) fino a San Sebastiano, i quarantadue cavalieri hanno dato l’ennesima dimostrazione di complicità, coraggio e follia. Un mix indispensabile, che li rende ogni anno protagonisti indiscussi dell’evento. Indipendentemente dall’età o dall’effettiva esperienza in sella al cavallo. Gli spettatori hanno potuto così ammirare cavalieri ultra-settantenni al fianco di adolescenti alle prime armi, passando per fantini professionisti come Sebastiano Murtas, più volte protagonista al Palio di Siena. Mascherati e vestiti con abiti tradizionali lussurgesi o di foggia spagnola, curati minuziosamente con la speranza di riuscire ad aggiudicarsi il maggior numero di riconoscimenti.

La giornata di ieri, infatti, ha visto come da tradizione le premiazioni affidate ad una giuria di esperti. Oltre agli attestati di partecipazione, motivo di orgoglio per tutti i partecipanti, sono stati premiati quei cavalieri protagonisti delle migliori discese, quelli che durante la Cursa a sa pudda del lunedì hanno abbattuto il maggior numero di fantocci, ed infine i migliori costumi.

E’ stato questo l’ultimo atto ufficiale della festa, che è proseguita tra le cantine e i vicoli del paese. Le diverse associazioni culturali, come “Sa maschera ‘e brulla”, sono diventate protagoniste assolute della serata, tra cori (presente un gruppo corale proveniente dal cuneese, in una sorta di gemellaggio), cene e brindisi vari. In un clima di festa che si è protratto fino a notte fonda e che ha coinvolto le migliaia di turisti accorsi a Santu Lussurgiu in questi giorni. Un’edizione 2018 da incorniciare de Sa Carrela ‘e Nanti passa così agli annali: at atteros annos mezzus.

Stefano Sulis

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