lo sciopero DElle pariglie
Biglietti da rimborsare: il totale è 20mila 865 euro
di Enrico Carta
ORISTANO. Per ora si conoscono la cifra e chi inizialmente restituirà i soldi dei biglietti delle pariglie non svolte domenica 11 febbraio. Per tutto il resto non c’è che da attendere gli sviluppi...
21 febbraio 2018
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ORISTANO. Per ora si conoscono la cifra e chi inizialmente restituirà i soldi dei biglietti delle pariglie non svolte domenica 11 febbraio. Per tutto il resto non c’è che da attendere gli sviluppi giudiziari che sicuramente ci saranno. Se ogni promessa è debito, quello che rischia di pagare chi dovesse essere eventualmente ritenuto il colpevole di un danno d’immagine per la Sartiglia va ben oltre la cifra incassata per la prima giornata di festa. Ad ogni modo quella cifra è da mettere nel conto da qualsiasi tasca finale esca. Lo sciopero dei cavalieri è costato alla manifestazione ben 20mila e 865 euro. È il totale per i biglietti venduti per un posto in tribuna in via Mazzini nella prima giornata di festa-non-festa. I tagliandi staccati erano stati 883 con differenze di costo a seconda della posizione della tribuna scelta per assistere alla corsa delle pariglie, prima che l’amara sorpresa lasciasse tutti di stucco e molti arrabbiati.
La decisione di pagare un rimborso è figlia della riunione della Fondazione Sa Sartiglia di due sere fa. La strada era stretta, ma non obbligata perché si poteva scegliere anche di non rimborsare alcun biglietto in attesa dell’esito dell’azione legale contro il questore Giovanni Aliquò che tutti danno per scontata. Si è optato invece di imboccare la via del rimborso degli 883 biglietti venduti.
Le modalità per accedere al rimborso vanno ancora stabilite e a breve sempre la Fondazione farà una comunicazione ufficiale in merito, per cui tutti gli spettatori che non hanno avuto la possibilità di assistere allo spettacolo per cui avevano pagato non resteranno beffati due volte.
A proposito di sciopero e di Sartiglia mutilata, oggi è una giornata cruciale anche dal punto di vista politico perché si riunisce il consiglio comunale che prevede all’ordine del giorno il punto di discussione sulla giostra dimezzata di domenica. La richiesta è arrivata dall’intera opposizione e l’impressione è che non arriveranno solo complimenti per come sindaco e giunta hanno gestito l’evento. Già la sera stessa dello sciopero alcune voci critiche si erano levate contro Andrea Lutzu che conta invece sul pieno sostegno della sua maggioranza.
La decisione di pagare un rimborso è figlia della riunione della Fondazione Sa Sartiglia di due sere fa. La strada era stretta, ma non obbligata perché si poteva scegliere anche di non rimborsare alcun biglietto in attesa dell’esito dell’azione legale contro il questore Giovanni Aliquò che tutti danno per scontata. Si è optato invece di imboccare la via del rimborso degli 883 biglietti venduti.
Le modalità per accedere al rimborso vanno ancora stabilite e a breve sempre la Fondazione farà una comunicazione ufficiale in merito, per cui tutti gli spettatori che non hanno avuto la possibilità di assistere allo spettacolo per cui avevano pagato non resteranno beffati due volte.
A proposito di sciopero e di Sartiglia mutilata, oggi è una giornata cruciale anche dal punto di vista politico perché si riunisce il consiglio comunale che prevede all’ordine del giorno il punto di discussione sulla giostra dimezzata di domenica. La richiesta è arrivata dall’intera opposizione e l’impressione è che non arriveranno solo complimenti per come sindaco e giunta hanno gestito l’evento. Già la sera stessa dello sciopero alcune voci critiche si erano levate contro Andrea Lutzu che conta invece sul pieno sostegno della sua maggioranza.
