La Nuova Sardegna

Oristano

Studenti e candidati: una mattina di politica

di Enrico Carta
Studenti e candidati: una mattina di politica

Al liceo De Castro incontro tra i ragazzi e gli aspiranti a un seggio alla Camera I 5 Stelle non si presentano. Il preside: «No Casa Pound, è contro la Costituzione»

25 febbraio 2018
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ORISTANO. Il vuoto lo colmano gli studenti. L’assenza di dibattiti pubblici tra i candidati alle prossime elezioni politiche trova uno spazio di confronto inatteso e benvenuto nella palestra del liceo classico De Castro dove i ragazzi hanno ospitato cinque dei dieci candidati del collegio uninominale oristanese per la Camera dei Deputati. All’incontro hanno partecipato Gianfranco Sollai per Autodeterminatzione, Giuseppe Garau per Liberi e Uguali, Antonio Solinas (Pd) per la coalizione di centrosinistra, Gianni Lampis (FdI) per la coalizione di centrodestra e Michela Onnis per Potere al Popolo.

I 5 stelle non rispondono. Invitati ripetutamente dai rappresentanti degli studenti, all’incontro coordinato dalla redazione della Nuova Sardegna, i responsabili del Movimento 5 Stelle non hanno inviato alcun candidato. Era stata richiesta la presenza di Luciano Cadeddu, candidato per l’uninominale alla Camera, ma la risposta è stata negativa probabilmente su ordini di scuderia. Nicola Bianchi, responsabile della comunicazione per i 5 Stelle, aveva comunque promesso la presenza di un referente che però, nonostante i solleciti anche dell’ultimo momento, non c’è stata.

No Casa Pound. Tra gli assenti anche un candidato di Casa Pound – nel collegio uninominale oristanese per la Camera la candidata è Diana Maria Agus –, ma qui il motivo è stato diverso. Il dirigente scolastico Pino Tilocca ha espressamente spiegato agli studenti che la scuola sarebbe stata aperta a tutte le forze politiche democratiche di qualsiasi schieramento. «A tutte meno che a quelle che non rispettano i principi della Costituzione». La questione fascismo antifascismo ha evidentemente avuto un peso nella scelta e così l’invito non è stato esteso al movimento politico di estrema destra.

Studio e futuro. L’approccio al dibattito è stato probabilmente il più classico che si potesse immaginare, ma anche quello in cui ci sono state meno divergenze visto che l’intero parterre dei candidati ha puntato sulla necessità di allargare le possibilità di accesso a borse di studio e agevolazioni. Il candidato di LeU ha rilanciato la proposta del candidato Piero Grasso sull’università gratuita per tutti.

Immigrazione. Tema caldo quanto mai, è stato richiamato dalle domande degli studenti. Che la questione vada affrontata è fatto su cui tutti concordano, ma è sull’origine del fenomeno e sulle strade da prendere che i cinque si sono divisi con Gianni Lampis che ha contestato l’eccessiva apertura dello Stato italiano verso i migranti. A questi hanno ribattuto tutti gli altri: Antonio Solinas elencando le soluzioni adottate durante questi anni a guida centrosinistra e riportando il tutto in una dimensione internazionale; Gianfranco Sollai parlando della necessità di abbattere i confini e consentire ai popoli di autodeterminarsi; Michela Onnis e Giuseppe Garau riportando il discorso sulla necessità di multiculturalismo anche per sfuggire all’isolamento sardo.

Tasse e territorio. Lo scontro si è acceso sulla legge Fornero. Sull’abolizione si sono trovati d’accordo Potere al Popolo e Fratelli d’Italia invocando il turnover che consenta ai giovani di aver più facile accesso al mondo del lavoro. Contrari all’abolizione i candidati del Pd-centrosinistra e di Liberi e Uguali che hanno ribadito come al momento sia impossibile pensare anche solo a una modifica. Mentre Gianfranco Sollai si è soffermato maggiormente sulla necessità di garantire facilitazioni per il reddito dei giovani che iniziano a lavorare.

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