La Nuova Sardegna

Oristano

Pesca senza licenza nell’Area Marina: scatta la denuncia

di Enrico Carta
Pesca senza licenza nell’Area Marina: scatta la denuncia

Cabras, 400 ricci sono stati ributtati in mare a Mai Moni Gli agenti della Forestale hanno sanzionato il pescatore

13 marzo 2018
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CABRAS. Vietato pescare. E il divieto è valido per tutte le specie marine e per tutti coloro che non abbiano l’autorizzazione da parte dell’Area Marina Protetta della penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre. Il permesso è merce rara e non ne era in possesso il pescatore fermato da una pattuglia della Guardia Forestale sulla riva della spiaggia di Mai Moni. Niente pesci nel retino, ma con sé il pescatore oristanese aveva circa 400 ricci, prelibatezza assai ricercata vista la penuria registrata in questi ultimi tempi.

Gli agenti che costantemente pattugliano le coste, si sono trovati nel posto giusto al momento giusto e stavolta i guai non sono certo gli stessi che sta passando un altro pescatore. Se quello bloccato a San Vero Milis nei giorni scorsi dovrà pagare una sanzione da duemila euro, il sub di Mai Moni deve fare i conti con una denuncia figlia dell’articolo 30 della legge 394 del 1991 che vieta la pesca nelle aree marine protette in assenza di autorizzazioni specifiche. È andata bene anche ai quattrocento esemplari di ricci di mare che, ancora vivi, hanno ripreso a ondeggiare tra le correnti delle acque da cui erano stati appena asportati. La stessa sorte era toccata ai ricci pescati nella scorsa fine di settimana nelle acque della marina di San Vero Milis, dove gli agenti della stazione di Oristano del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale hanno prestato anche soccorso a una persona in difficoltà.

A Mandriola, nella zona dello scivolo che consente l’accesso in mare alle imbarcazioni, un pescatore di Cabras ha passato qualche attimo di preoccupazione. Proprio mentre si apprestava a riposizionare la propria barca sul carrello, il peso di questo ha trascinato in acqua il furgone che guidava. Fortunatamente lo stesso pescatore non ha avuto problemi particolari, se non la difficoltà di tirare fuori dall’acqua il proprio veicolo. Ci hanno pensato gli agenti, con la loro camionetta, a recuperare il furgone fornendo un servizio che va anche oltre quello del mero pattugliamento dell’ambiente che rimane comunque il compito primo del Corpo Forestale.

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