commercio
Alimentari quasi un ricordo
Negli ultimi anni incremento di bar e ristoranti in centro
18 marzo 2018
2 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Nel centro storico di Oristano e nelle strade limitrofe, i negozi di generi alimentari sono ormai quasi solo un ricordo del passato. In compenso sono aumentati in maniera esponenziale bar, ristoranti e attività ricettive.
Gli oristanesi se ne erano già accorti da soli, ora però un'indagine nazionale condotta su 120 città (tra le quali Oristano) dall'Ufficio studi della Confcommercio lo certifica con numeri e percentuali. Il periodo di riferimento è il decennio che va dal 2008 al 2017 e i dati di Oristano non si discostano più di tanto da quelli nazionali. A livello nazionale infatti il calo delle attività di commercio al dettaglio in sede fissa nei Centri storici è dell’11,9 per cento mentre Oristano registra un calo del 9,3 per cento e assieme ai negozi di alimenti e bevande calano anche esercizi specializzati, di articoli per uso domestico e distributori di carburante.
Sostanzialmente in linea con la media nazionale del 17 per cento nazionali anche il dato relativo alla crescita di attività ricettive, bar e ristoranti. Nel centro storico oristanese il numero complessivo delle attività passa da 165 nel 2008 a 199 nel 2017.
Limitatamente a bar e ristoranti si passa invece dai 156 esercizi del 2008 ai 184 del 2017. In controtendenza invece il commercio ambulante: rispetto all'8,7 per cento in Italia, a Oristano si registra un calo del 4,9 per cento. «Cambiamenti naturali e conseguenti al mutamento delle abitudini sociali – osserva il presidente di Confcommercio Oristano Nando Faedda – lavorare in Centro storico significa soffrire di più rispetto a chi sceglie un'area limitrofa e il calo del 9,3 per cento è negativo non solo per le imprese ma per tutti perché l'abbandono delle aree storiche da parte dei commercianti comporta minore vitalità e degrado».
Gli oristanesi se ne erano già accorti da soli, ora però un'indagine nazionale condotta su 120 città (tra le quali Oristano) dall'Ufficio studi della Confcommercio lo certifica con numeri e percentuali. Il periodo di riferimento è il decennio che va dal 2008 al 2017 e i dati di Oristano non si discostano più di tanto da quelli nazionali. A livello nazionale infatti il calo delle attività di commercio al dettaglio in sede fissa nei Centri storici è dell’11,9 per cento mentre Oristano registra un calo del 9,3 per cento e assieme ai negozi di alimenti e bevande calano anche esercizi specializzati, di articoli per uso domestico e distributori di carburante.
Sostanzialmente in linea con la media nazionale del 17 per cento nazionali anche il dato relativo alla crescita di attività ricettive, bar e ristoranti. Nel centro storico oristanese il numero complessivo delle attività passa da 165 nel 2008 a 199 nel 2017.
Limitatamente a bar e ristoranti si passa invece dai 156 esercizi del 2008 ai 184 del 2017. In controtendenza invece il commercio ambulante: rispetto all'8,7 per cento in Italia, a Oristano si registra un calo del 4,9 per cento. «Cambiamenti naturali e conseguenti al mutamento delle abitudini sociali – osserva il presidente di Confcommercio Oristano Nando Faedda – lavorare in Centro storico significa soffrire di più rispetto a chi sceglie un'area limitrofa e il calo del 9,3 per cento è negativo non solo per le imprese ma per tutti perché l'abbandono delle aree storiche da parte dei commercianti comporta minore vitalità e degrado».