La Nuova Sardegna

Oristano

Rissa in piazza Roma le denunce si incrociano

di Enrico Carta
Rissa in piazza Roma le denunce si incrociano

I minorenni coinvolti accusano: «Siamo stati aggrediti e ci siamo solo difesi» In ospedale anche uno dei ragazzi: «Tutti guardavano e nessuno ci ha aiutato»

28 marzo 2018
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ORISTANO. Dopo la prima denuncia ne arriva una seconda e racconta una verità diversa rispetto alla precedente. Addirittura la ribalta. Ieri, dopo aver passato alcune ore in ospedale, a recarsi in questura per formalizzare la querela nei confronti di tre persone, sono stati i due ragazzi minorenni protagonisti della rissa avvenuta in piazza Roma nel primissimo pomeriggio di lunedì di fronte al bar Arru. Additati come i responsabili dell’aggressione ai danni di due adulti, ieri hanno offerto una versione dei fatti completamente opposta. Da aggressori presunti si sono trasformati in aggrediti costretti a difendersi per evitare il peggio.

Stando alla prima ricostruzione dei fatti, a cui era seguita una prima denuncia condita con alcune testimonianze, i due giovani sono entrati nel Bar Arru chiedendo una sigaretta a degli avventori. Avrebbero però ottenuto un diniego e quindi si sarebbero diretti verso l’uscita. Sin qui le due versioni raccontate alla polizia intervenuta in piazza Roma coincidono, su quel che invece è accaduto dopo sono opposte. I ragazzi dicono di aver notato uno degli adulti fare un gestaccio verso di loro e a quel punto hanno chiesto chiarimenti.

«Siamo però usciti comunque dal bar – racconta uno di loro – e fuori siamo stati raggiunti dalle persone cui avevamo chiesto una sigaretta. Erano tre e non due e non volevano parlare. Hanno iniziato a darci qualche spinta poi ci hanno aggrediti». È stato a quel punto che il diverbio si è trasformato in rissa e che sono volati i calci e i pugni, ma prima ancora i due ragazzi hanno cercato rifugio altrove. Così raccontano: «I tre uomini ci stavano minacciando allora abbiamo provato a rifugiarci all’interno di tre locali, ma tutti ci hanno mandato via. Non è vero che eravamo sotto effetto di droghe, è vero invece che forse le tre persone che ci stavano aggredendo erano ubriache. Siamo stati costretti a difenderci e il fatto che ad avere la peggio siano stati i tre adulti non basta per attribuire a noi l’aggressione. La mcosa più grave è che tutto è accaduto di fronte a numerose persone senza che nessuno si sentisse in dovere di intervenire per aiutarci».

Uno dei due ragazzi è a sua volta finito in ospedale. Dopo la lite infatti ha riportato alcune lesioni a una gamba a causa di un morso. La diagnosi è di due giorni di cure, mentre più seri erano stati i traumi riportati da uno degli adulti che hanno partecipato alla lite e che aveva subito un colpo al volto. Ora però bisogna capire cosa esattamente sia accaduto. Le prime testimonianze sembravano dare ragione agli adulti coinvolti, adesso le forze dell’ordine hanno una seconda versione sul tavolo. Servono riscontri per capire chi si sia seduto dalla parte del torto e chi dalla parte della ragione.

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