La Nuova Sardegna

Oristano

GHILARZA 

Prodotti locali in mostra a San Serafino

GHILARZA. Metti uno scenario da cartolina e un antico villaggio di novenanti incastonato nel mezzo, portaci le eccellenze del territorio e la rassegna è servita. In estrema sintesi è la formula...

01 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





GHILARZA. Metti uno scenario da cartolina e un antico villaggio di novenanti incastonato nel mezzo, portaci le eccellenze del territorio e la rassegna è servita. In estrema sintesi è la formula sulla quale si fonda Muristenes in Beranu, la manifestazione organizzata con il concorso di tanti volontari che hanno unito le forze per mettere in piedi una vetrina che dia spazio alle produzioni nostrane mostrando il meglio della gastronomia e dell'agroalimentare, dell'artigianato, del patrimonio di saperi e di tradizioni di cui è depositaria la comunità ghilarzese.

Il tutto in una cornice storica e naturale che da sola rappresenta già un'attrattiva: il novenario di San Serafino.

Il 15 aprile nel villaggio campestre con vista sull'Omodeo si potrà intraprendere un viaggio multisensoriale tra esposizioni, iniziative culturali, rappresentazioni di mestieri, musica, balli, degustazioni e prodotti tipici con i formaggi, i dolci, il miele, la birra, i salumi, il pane e i funghi a farla da padroni.

I cancelli si spalancheranno alle 9 sui cento muristenes adibiti alle esposizioni dell'artigianato artistico e agroalimentare.

Contemporaneamente potranno essere imboccati i sentieri culturali segnati nelle mappe consegnate ai visitatori, che come primo assaggio avranno il laboratorio di architettura e archeologia "Leggendo Antonio Gramsci", l'estemporanea di pittura Muristenes in Beranu, la proiezione e un forum sul film Disamistade, girato a San Serafino ormai trent'anni fa.

A fine mattinata sarà servito il pranzo sociale con menù tradizionale.

Dal primo pomeriggio sono anche previste “pillole di novena”, e cioè l'esecuzione dei tradizionali gosos con un'esibizione itinerante di casa in casa, la vendita all'asta dei prodotti tipici al centro della corte, la cosiddetta Ditta in sa Cortiza, i balli folk, l'accensione del fuoco devozionale e lo spettacolo etnico del gruppo Ballade ballade bois.(mac)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative