La Nuova Sardegna

ARBOREA. Le acque agitatissime dei giorni in cui doveva avvenire lo sfratto della famiglia Spanu dalla propria casa sono lontanissimi. La calma regna sovrana nella penultima udienza del processo contro quattro militanti dei movimenti antisfratto che, nel rovente gennaio 2015, si trovavano a manifestare il proprio dissenso contro l’operazione avallata dal tribunale dove si era svolta l’asta fallimentare e protetta da uno schieramento d’eccezione di forze dell’ordine. Per tre di loro l’accusa fu di resistenza, per uno di oltraggio. Dopo diverse udienze però le cose sembrano mettersi al meglio per gli imputati. Il pubblico ministero Ivan Sanna ha infatti chiesto l’assoluzione di Zoe Aramu e Piero Argiolas, entrambi militanti di Sardigna Natzione che ha manifestato ieri con i suoi fedelissimi di fronte al tribunale di Oristano, e di Vincenzo Bodano componente dell’Associazione Vessati Italiani conosciuta col nome di Movimento Antiequitalia. Se per costoro che sono accusati di aver tentato di bloccare l’arresto di un militante la strada sembra in discesa, più complicata appare la posizione del quarto imputato accusato di oltraggio. Nei confronti di Fabrizio Fadda, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a sei mesi per oltraggio per una frase offensiva a sfondo razzista che coinvolgeva gli ebrei e che sarebbe stata rivolta agli agenti di polizia. Lo stesso imputato ha però negato di aver rivolto la frase contro gli agenti, tesi ribadita anche dall’avvocato difensore Pier Gavino Paolini che assiste tutti gli imputati. Per la sentenza c’è però da attendere. Il giudice Elisa Marras la pronuncerà nell’udienza del 30 aprile. (e.c.)