La Nuova Sardegna

Oristano

continuità, nel volo per milano niente posti 

Alitalia, un minisconto se si paga in franchi

Alitalia, un minisconto se si paga in franchi

ORISTANO. «Alitalia mi fa pagare dal suo sito un volo Cagliari-Roma in franchi svizzeri. Quando contatto il servizio clienti evidenziando quanto accaduto e chiedendo l’annullamento della prenotazione,...

11 aprile 2018
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ORISTANO. «Alitalia mi fa pagare dal suo sito un volo Cagliari-Roma in franchi svizzeri. Quando contatto il servizio clienti evidenziando quanto accaduto e chiedendo l’annullamento della prenotazione, una gentile signora mi dice che conviene tenermi il biglietto così com’è perché la tariffa applicatami è inferiore al costo del volo a tariffa intera. C'è qualcosa che non quadra». Basterebbero queste frasi perché l’articolo sia completo. A scriverle è il consigliere comunale Francesco Federico, ma in questo caso il suo ruolo pubblico c’entra assai poco. Di fronte al computer per una prenotazione on line era seduto come qualsiasi privato cittadino e come qualsiasi privato cittadino un po’ attento alle cose del mondo è rimasto sorpreso nel vedere quel che stava accadendo. Per un attimo ha pensato di essere stato catapultato in un mondo nuovo, magari quello desiderato qualche anno fa da alcuni movimenti politici che volevano fare della Sardegna un cantone della Svizzera verde di ambiente e di soldi.

Ma quelli erano solo sogni, la continuità territoriale invece sembra essere un incubo per la nostra regione. Non bastasse l’isolamento e i mille problemi coi trasporti, ecco che la tanto contestata formula rimane per i più un mistero. Dovrebbe agevolare i sardi che hanno necessità o semplice desiderio di lasciar per qualche giorno la loro terra e invece sembra uno strumento nelle mani del diavolo che in questo caso si diverte a fare pentole e coperchi. In teoria, ma solo in teoria, la continuità territoriale dovrebbe proporre tariffe agevolate per i residenti, ma nel mondo dei trasporti Alitalia accadono cose strane. Al momento di stampare la prenotazione che avrebbe dovuto contenere il costo del biglietto in euro, ecco che la valuta si trasforma in franchi svizzeri. Il totale fa 157,30 franchi, fatto il cambio la cifra è di pochissimo superiore a quella che si pagherebbe con la continuità territoriale. Ma non è finita qui, perché di fronte a tutto ciò il passeggero cerca di capirci qualcosa e di far annullare il biglietto. Inizia allora un viaggio telefonico infinito tra call center che rimbalzano ad operatori di altri call center senza che qualcuno sia in grado di fornire risposte, mentre tutti continuano a chiedere all’utente se abbia effettuato una prenotazione dalla Svizzera. Ovviamente no.

Alla fine, all’ennesima mail con richiesta di annullamento della prenotazione il passeggero riceve una telefonata, quanto meno imbarazzante per i maghi della continuità territoriale. La risposta dell’addetto è che il biglietto acquistato costa meno di quello a prezzo intero. E quando si obietta che la tariffa dovrebbe essere quella per residenti, arriva la risposta che dovrebbe far riflettere: «Non tutti i voli sono effettuati in regime di continuità territoriale». Pasqua è passata, le sorprese no.

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