La Nuova Sardegna

Oristano

san nicolÒ arcidano 

Approvato l’ampliamento del cimitero

di Michela Cuccu
Approvato l’ampliamento del cimitero

SAN NICOLÒ ARCIDANO. È stato approvato dalla giunta comunale il progetto di ampliamento del cimitero di Via Linnaris, compresi gli interventi di razionalizzazione e ampliamento delle aree di sosta e...

14 aprile 2018
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SAN NICOLÒ ARCIDANO. È stato approvato dalla giunta comunale il progetto di ampliamento del cimitero di Via Linnaris, compresi gli interventi di razionalizzazione e ampliamento delle aree di sosta e manovra del piazzale. Nel frattempo, data la carenza di spazi, nei giorni scorsi, sono stati realizzati due nuovi colombai che potranno ospitare trentasei nuovi loculi. «Per la realizzazione del progetto è stato necessario contrarre un nuovo mutuo perché in questi anni la Regione, malgrado le numerose richieste e sollecitazioni – dice il sindaco Emanuele Cera, che approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe – non ha mai tenuto in considerazione l’esigenza del nostro Comune forse perché non considerato politicamente amico». Così l’ente è stato costretto ad accedere a un mutuo della Cassa depositi e prestiti. Il progetto definitivo prevede anche l’acquisizione del terreno adiacente il cimitero lungo via S’Arrideli, la realizzazione della piattaforma in tutta l’area, della recinzione, di una zona parcheggio, dei camminamenti interni e di un primo corpo loculi da trentadue posti.

Il cimitero sarà completo quando saranno posti in opera 1.200 loculi, compresi 24 per i non cattolici e le 513 celle ossario. I loculi previsti in questo stralcio, saranno sistemati per quattro file da 8 loculi ciascuna, mentre riguardo al raccordo fra i due corpi cimiteriali, si provvederà a realizzare una piazzetta circolare, del diametro di 12 metri, che si svilupperà per metà all’interno dell’attuale complesso e per l’altra metà all’interno della nuova ala. «Con l’esecuzione del primo corpo loculi – conclude il sindaco – riusciremo a soddisfare una domanda di mortalità distribuita in due anni, avendo così l’opportunità, nel frattempo di reperire finalmente un finanziamento regionale, tanto ricercato ma mai ricevuto». (m.c.)

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