SANTA GIUSTA
Abba Rossa, giallo senza soluzione
di Simonetta Selloni
La donna morta in spiaggia: nessuna violenza. Ma non si sa chi sia
22 aprile 2018
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SANTA GIUSTA. Una morte misteriosa, una identità misteriosa. E su cosa abbia provocato la fine della donna trovata cadavere nella spiaggia di Abba Rossa, non è stata d’aiuto neanche l’autopsia, conclusa venerdì a tarda sera nell’obitorio di Oristano. Un giallo che al momento resta tale, visto che da tre giorni ormai gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Marco De Crescenzo stanno cercando – inutilmente – di veder chiaro nella vicenda. Il fatto è che non c’è un documento, un brandello di una borsetta, un qualunque effetto personale che aiuti a chiarire alcuni punti fondamentali: chi è la donna morta a Abba Rossa, come è morta, come è arrivata nella spiaggia di Santa Giusta, chi l’ha accompagnata? È stata, la morte, una disgrazia o è un omicidio?
Domande irrisolte. Una cinquantina d’anni, tratti somatici che potrebbero ricondurre all’est Europeo, una tumefazione sul volto ma nessun altro segno di violenza sul corpo; sotto pantaloni e maglietta un costume da bagno. Le certezze per chi indaga, si fermano qua. O meglio: si aggiunge il fatto che il corpo non presenti segni di violenza evidente, come ha rilevato il medico legale Mattia Nioi. Bisognerà comunque attendere gli esami tossicologici, per avere un quadro chiaro della situazione.
L’ipotesi della prima ora, ossia un incidente, sembra la più realistica. Come appare realistico pensare che la vittima possa essere una badante, magari senza permessi di soggiorno, che giovedì – giorno libero per molte delle donne che assistono gli anziani – ha pensato di fare una passeggiata al mare. E magari il primo bagno di stagione. A prescindere dal fatto che non si sa come sia arrivata a Abba Rossa – ma verrebbe da pensare che non abbia fatto molta strada e quindi provenisse da un centro vicino –, potrebbe aver fatto una passeggiata sul molo e poi esser scivolata sulle rocce sottostanti. La corrente l’ha trascinata nel punto in cui è stata trovata. Nessun testimone? Così sembra. Nessuno comunque che si sia fatto avanti per dire: io ho visto. E neanche nessuno che abbia denunciato la scomparsa di una donna sui cinquant’anni, chiara. Andata a morire a Abba Rossa.
Domande irrisolte. Una cinquantina d’anni, tratti somatici che potrebbero ricondurre all’est Europeo, una tumefazione sul volto ma nessun altro segno di violenza sul corpo; sotto pantaloni e maglietta un costume da bagno. Le certezze per chi indaga, si fermano qua. O meglio: si aggiunge il fatto che il corpo non presenti segni di violenza evidente, come ha rilevato il medico legale Mattia Nioi. Bisognerà comunque attendere gli esami tossicologici, per avere un quadro chiaro della situazione.
L’ipotesi della prima ora, ossia un incidente, sembra la più realistica. Come appare realistico pensare che la vittima possa essere una badante, magari senza permessi di soggiorno, che giovedì – giorno libero per molte delle donne che assistono gli anziani – ha pensato di fare una passeggiata al mare. E magari il primo bagno di stagione. A prescindere dal fatto che non si sa come sia arrivata a Abba Rossa – ma verrebbe da pensare che non abbia fatto molta strada e quindi provenisse da un centro vicino –, potrebbe aver fatto una passeggiata sul molo e poi esser scivolata sulle rocce sottostanti. La corrente l’ha trascinata nel punto in cui è stata trovata. Nessun testimone? Così sembra. Nessuno comunque che si sia fatto avanti per dire: io ho visto. E neanche nessuno che abbia denunciato la scomparsa di una donna sui cinquant’anni, chiara. Andata a morire a Abba Rossa.
