La Nuova Sardegna

Oristano

«La proposta è arrivata in ritardo»

«La proposta è arrivata in ritardo»

Corsa delle botti, i commercianti del Centro spiegano la mancata adesione

28 aprile 2018
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ORISTANO. I commercianti del Centro commerciale naturale non ci stanno a passare, in qualche modo, come tirchi per non aver voluto aderire alla manifestazione “Su pannu de is tzaracus de tzilleri”, che sabato scorso ha proposto nel centro storico una riedizione della Oristano medievale. Chiamati in causa dall’organizzatrice dell’evento, Marinella Foddis, che lamentava la mancata adesione del Centro commerciale naturale in quanto tale – fatta salva la partecipazione di alcuni operatori a titolo personale –, hanno deciso di spiegare le ragioni dell’assenza del logo Ccn alla manifestazione. Chiarendo subito: non si è trattato di non voler spendere 15 euro – tanti erano chiesti per partecipare –, né di rifiutare una proposta di collaborazione proveniente da un soggetto esterno al Centro commerciale naturale, quale è Marinella Foddis. Piuttosto della mancanza di tempi per una consultazione degli associati, una sessantina, per via di una proposta arrivata troppo a ridosso dell’evento. «Il presidente del consiglio direttivo del Centro commerciale naturale è stato contattato da Mariella Foddis con una proposta commerciale inerente l’evento che stava organizzando per il 21 aprile, “Su pannu de is tzaracus de tzilleri”. La proposta inizialmente prevedeva la pubblicazione solamente del logo del Ccn a un costo di 15 euro per ciascun associato. La proposta è stata portata all’attenzione del direttivo e si è convenuto all’unanimità che sarebbe stato opportuno contattare i soci del Ccn, e che i tempi sarebbero stati veramente strettissimi, in quanto l’assemblea dei soci era stata fissata alle 20.30 del 20 aprile, la sera prima della manifestazione», spiega il consiglio direttivo del Centro commerciale naturale.

Di conseguenza, «siamo stati costretti a declinare l’invito finale perché sarebbe stato impossibile contattare e chiedere l’adesione ai soci». Il direttivo ha anche assicurato all’organizzatrice che «in futuro saremmo stati più che lieti di valutare altre sue proposte». Insomma, un problema di tempo. E non quindi la chiusura corporativa a proposte arrivate dall’esterno dell’associazione, tanto meno la mancanza di volontà di dare un segno di disponibilità a investire. Dicono anzi i commercianti del Centro naturale: «L’associazione esiste da diverso tempo ma solo da pochissime settimane, con tanti sforzi e immensa fatica si è riusciti a ricreare fra vecchi e nuovi soci uno spirito propositivo e attivo. Ci è dispiaciuto immensamente constatare con quanta inesattezza sia stata riportata tutta questa faccenda dalla signora Foddis, la cui esposizione dei fatti ci è parsa ingiusta».

Il Centro commerciale naturale ribadisce la volontà di mettere in atto iniziative per la città da «realizzare in armonia con il Comune i cittadini. In futuro, collaboreremo con chiunque abbia la nostra stessa anima propositiva, correttezza e chiarezza». (simonetta selloni)

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