La Nuova Sardegna

Oristano

Ex compagna pedinata, chiesti 28 mesi

Ex compagna pedinata, chiesti 28 mesi

Terralba, il vecchio fidanzato la seguiva al lavoro e entrava anche in casa sua

09 maggio 2018
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TERRALBA. Lo stalking penetra sotto la pelle e cambia le vite. Se le accuse troveranno conferma nella sentenza prevista per il 23 maggio, quello accaduto a una donna di Terralba sarà un nuovo caso emblematico. Per ora c’è la richiesta di condanna a due anni e quattro mesi nei confronti del suo ex compagno – non indichiamo il nome nell’articolo per evitare ulteriori ripercussioni sulla presunta vittima già provata dalla vicenda –. Tutto inizia come spesso accade ovvero con la fine della relazione. Quando ciò viene comunicato prendono corpo anche gli atti persecutori. Questo dice la ricostruzione del pubblico ministero Daniela Caddeo che ha sviscerato nella sua requisitoria una serie di episodi durati diversi mesi di cui si sarebbe reso protagonista l’imputato. Seguire la sua ex anche quando questa si recava al lavoro nella vicina Uras sarebbe stata la prassi e, stranamente, in coincidenza di quegli incontri ravvicinati avvenivano anche dei danneggiamenti dell’auto della donna: specchietti rotti e persino gomme squarciate suonavano come tetri avvertimenti, al pari di messaggi alquanto esplicativi. «Guarda cosa mi hai fatto. Ringrazia che c’è tuo fratello, prima o poi ti becco e ti farò piangere», erano alcune delle frasi che intimorivano, con la paura che veniva accresciuta dalle apparizioni anche a casa della donna. Trovò l’ex compagno in veranda, sulle scale, lo vide scavalcare il cancello e una volta comparve persino in cucina. Il tutto aggravato da squilli e messaggi al telefonino e dal mancato rispetto del divieto di avvicinare la sua ex, tanto che durante un’udienza si accomodò nella sedia a fianco e poi seguì la donna nei bagni del tribunale. È per questo che l’avvocato di parte civile Laura Onida ha chiesto il risarcimento di 23mila euro, mentre l’avvocato difensore Romina Pinna ha spiegato che quei gesti altro non erano se non il tentativo di chiarire pacificamente i motivi che avevano portato alla fine della relazione. C’erano state sì le molestie, ma non l’intenzione consapevole di perseguitare l’ex tanto che l’avvocato ha prospettato un recupero al centro antiviolenza Donna Eleonora. (e.c.)

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