La Bosa-Macomer: Marras (Udc) chiede la messa in sicurezza
di Alessandro Farina
BOSA. Per il consigliere regionale Alfonso Marras la statale 129 bis nel tratto fra Bosa, Macomer a sud e lo svincolo per la statale 131 a nord, e in particolare la bretella provinciale della...
21 maggio 2018
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BOSA. Per il consigliere regionale Alfonso Marras la statale 129 bis nel tratto fra Bosa, Macomer a sud e lo svincolo per la statale 131 a nord, e in particolare la bretella provinciale della circonvallazione di Sindia, va interamente sistemata e messa in sicurezza. L’argomento arriverà presto sui banchi del consiglio regionale, dopo l’interrogazione presentata dall’esponente del centro destra, al presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore ai Lavori pubblici. Marras, domanda a quando risale e quale è l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie destinate alla strategica arteria; quali siano realmente le progettazioni in essere; quali appalti saranno avviati entro l’anno; quali le iniziative che la Regione intende adottare, anche attraverso il coinvolgimento di altri enti competenti, per migliorare le condizioni di sicurezza della circonvallazione di Sindia. Infine se non si ritenga necessario destinare risorse straordinarie aggiuntive anche per la manutenzione ordinaria del nastro d’asfalto di circa trenta chilometri. Per Alfonso Marras si tratta della più importante infrastruttura stradale di collegamento fra la Planargia e la Statale 131, intervallata da tratti pericolosi, come quello tra Bosa e Suni, l’attraversamento di Suni, la circonvallazione di Sindia, il tratto fra Bara ed il bivio per Macomer “Dove si percorre una strada strettissima” nei punti di attraversamento dei due ponti ferroviari. Il consigliere regionale ricorda quindi i due vertici tenuti a Suni nelle scorse settimane, a cui hanno partecipato i responsabili regionali di Anas, funzionari regionali e amministratori del territorio. Dove è emerso l’impegno per la sistemazione del tratto fra Sindia e Suni, per un ammontare di circa dieci milioni di euro, a cui vanno aggiunti i due milioni e 700mila euro già stanziati per un radicale intervento di messa in sicurezza nella bretella provinciale che evita l’ingresso nell’abitato di Sindia. Nel mentre però, rileva Marras «Lo stato complessivo dell’arteria peggiora sempre più, anche a seguito delle piogge di questi giorni, in particolare sulla circonvallazione di Sindia».