La Nuova Sardegna

Oristano

San Martino, la notte da incubo di un paziente

San Martino, la notte da incubo di un paziente

ORISTANO. Succede tutto nel cuore della notte. Il reparto del San Martino è quello di Medicina dove un paziente è ricoverato da martedì scorso in seguito a un’emorragia cerebrale. Non è un danno...

25 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Succede tutto nel cuore della notte. Il reparto del San Martino è quello di Medicina dove un paziente è ricoverato da martedì scorso in seguito a un’emorragia cerebrale. Non è un danno esagerato da far temere conseguenze peggiori, ma non si tratta nemmeno di una passeggiata. La storia non finisce però qui. «Alle due meno venti del mattino di ieri – racconta – sono stato svegliato e mi è stato detto che dovevo essere trasferito di reparto perché i posti letto erano terminati e doveva essere sistemato un altro paziente. Gli infermieri sono stati molto cortesi e delicati, ma mi sono trovato spiazzato di fronte alla richiesta fatta a quell’ora. Sono stato portato nel reparto di Chirurgia e sistemato in una stanza in cui c’erano altri cinque pazienti con problemi notevoli. Non si riusciva a dormire e per un paziente nelle mie condizioni non è stata una situazione semplice».

Succede così che la persona ricoverata abbia chiesto immediatamente di ritornare al reparto di Medicina, dove però non c’erano letti. «Ho preferito stare tutta la notte su una poltrona piuttosto che rimanere in Chirurgia – racconta ancora –. Ero l’unico paziente che poteva essere trasferito di reparto perché gli altri sono in condizioni di salute peggiori rispetto alle mie, ma è una situazione paradossale in cui, tra l’altro, sono state portate le provette dal reparto di Medicina a quello di Chirurgia che ne era sprovvisto». Passata la notte è arrivato il momento di raccontare tutto e di esporre le proprie lamentele anche al sindaco: «Serve un intervento delle autorità per un caso così grave».

Enrico Carta

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative