La Nuova Sardegna

Oristano

Stretta contro gli abusivi di turismo e commercio

di Alessandro Farina
Stretta contro gli abusivi di turismo e commercio

Bosa. Task force di Comune, associazioni di categoria e prefettura Scattano i controlli per smascherare chi lavora senza rispettare le regole

30 maggio 2018
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BOSA. In tema di contrasto all’abusivismo nel settore commerciale e in quello turistico alberghiero la giunta municipale ha firmato un protocollo d’intesa con la Prefettura di Nuoro e le associazioni di categoria. È una mossa che suona come una sorta di dichiarazione di guerra a chi lavora abusivamente nell’ambito del settore della ricettività, mossa che si è resa ancor più indispensabile in vista dell’applicazione dell’imposta di soggiorno. A questa azione se ne affianca un’altra che ha quale obiettivo «l’interscambio informativo e della cultura del consumo consapevole e legale» ed è quindi rivolta a chi sceglie le strutture in cui soggiornare o dove passare qualche ora piacevole alla ricerca di buon cibo: anche i clienti hanno quindi un ruolo di responsabilità non da poco nell’evitare che a essere danneggiati siano quegli operatori che invece esercitano alla luce del sole e nel rispetto della legalità.

Il piano è partito nel momento in cui in Comune, il 7 maggio, è arrivata una nota della Prefettura di Nuoro che ha fatto seguito alla richiesta di Confcommercio e Federalberghi frutto della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia convocata. Nell’ambito di quel confronto è emersa «La necessità di attivare strategie d’intervento e collaborazione per il contrasto dell’abusivismo nel settore commerciale e turistico-alberghiero e dei fenomeni di contraffazione», pratiche che anche in Planargia trovano terreno fertile e naturale ostilità in chi richiede invece il rispetto delle norme da parte di tutti.

Nel territorio bosano, queste attività sostengono non poche imprese e danno letteralmente da mangiare a tante famiglie, motivo per cui la concorrenza sleale è vista come il fumo negli occhi.

Insieme alla nota della Prefettura a Bosa è arrivata anche una bozza di protocollo d’intesa, presa in esame dalla giunta e approvata all’unanimità con un appello generale affinché tutti coloro che aderiscono al protocollo si impegnino, in maniera congiunta e condivisa, ognuno secondo le proprie competenze, ad attuare modalità più opportune di intervento in questo delicato campo dell’economia locale. Il contrasto all’abusivismo commerciale e turistico-alberghiero e ai fenomeni di contraffazione viene infatti considerato meritevole di condivisione e sostegno.

La bozza di convenzione che coinvolge il Comune, la Prefettura e le associazioni di categoria è stata quindi approvata. Intanto da venerdì decolla la sperimentale applicazione estiva dell’imposta di soggiorno, i cui introiti serviranno poi per la nascita di servizi turistici. Per gli operatori coinvolti è un onere lavorativo in più, dal momento che diventano sostituti d’imposta del Comune. È un piccolo onere economico per gli ospiti delle strutture che, salvo deroghe, dovranno pagare un euro a testa al giorno per un massimo di sette giorni di permanenza continuativa nelle strutture ricettive. A questo punto, come in altri centri dell’isola dove la tassa già si applica, non è improbabile che ci possano essere effetti positivi nel contrasto all’abusivismo. Questo si trasformerebbe in una forma di ulteriore concorrenza sleale verso chi opera alla luce del sole ed in un minore introito per le casse del Comune e quindi per i cittadini, rispetto ai servizi da destinare all’accoglienza turistica.

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