Oristano, il giudice: la bimba sia riportata a Viterbo con ogni mezzo
Figli contesi: passata la notte nella casa in cui la mamma attende l'arrivo dei carabinieri che porteranno via la piccola di due anni
ORISTANO. È passata la notte e ogni rumore dev’essere sembrato quello del dramma. Alla fine è arrivata l’alba e nessuno ha bussato alla casa del paese della Marmilla dove una madre vive con l’incubo di veder sbucare i carabinieri che le porteranno via la figlia.
Spera ancora di poter fermare l’ingranaggio che muove la macchina, in realtà è molto più probabile che il prossimo capitolo di questa storia sia già scritto. Le parole usate nell’ordinanza dal giudice di Viterbo, città in cui risiede il padre e luogo in cui questa vicenda è iniziata, non lasciano spazio a molte interpretazioni: ha ordinato ai carabinieri di usare qualsiasi mezzo per trasferire nel Lazio la bambina di due anni e mezzo che, inconsapevolmente, si trova al centro di questa contesa. Qualsiasi mezzo significa che i militari sono autorizzati anche a sfondare la porta della casa in cui vivono la mamma e la bambina.
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