La Nuova Sardegna

Oristano

I primari di tre ospedali difendono il manager

di Simonetta Selloni
I primari di tre ospedali difendono il manager

Replica alla richiesta di dimissioni di Meloni da parte di Anaao, Assomed e Cimo Assl, i dirigenti: vere le criticità, ma c’è un impegno quotidiano per le soluzioni

22 giugno 2018
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ORISTANO. Mariano Meloni non si tocca. A difendere il direttore generale –ma ora si chiama d’area – della Assl 5 di Oristano dagli attacchi dei sindacati Anaao Assomed e Cimo che ne hanno chiesto le dimissioni, non è il capo dell ’Ats Fulvio Moirano ma i direttori e i responsabili delle Unità operative degli ospedali di Oristano, Bosa e Ghilarza. Quelli che cioè, almeno teoricamente, dovrebbero essere i più infastiditi dalle criticità del personale che si registrano soprattutto al San Martino.

È un lungo elenco composto da 28 nomi, che reca la firma dei medici e si traduce in un sostegno concreto e convinto di Meloni. «I sottoscritti direttori e responsabili delle Unità operative delle strutture ospedaliere di Bosa, Oristano e Ghilarza, esprimono meraviglia e sdegno in merito alle dichiarazioni del dottor Luigi Curreli, segretario aziendale Anaao Assomed della Assl Oristano e Alessandro Percivalle, consigliere regionale e nazionale Cimo, e Gianpiero Sulis, segretario provinciale Cimo Oristano, in merito alla richiesta di dimissioni del direttore Mariano Meloni».

Ma quali sono le dichiarazioni che hanno provocato lo sdegno nei medici? I sindacati, dopo un dettagliato elenco di criticità e carenze nei diversi reparti e servizio, erano giunti ad una conclusione: «La situazione è gravissima e sempre meno le comunicazioni di comodo alla stampa fornite dal dr. Mariano Meloni e il fumo sparso ad arte dall’Assessorato e dal Dg della Ats riescono a mascherare le gravissime criticità. Allo stato delle cose il Direttore di area sembra esercitare il suo ruolo in modo palesemente inadeguato a tutelare la sanità oristanese. Questo ci porta alla dolorosa conclusione di rompere ogni relazione sindacale con lui e chiederne senz’altro le dimissioni».

Di tenore completamente diverso la nota dei direttori dei servizi: «Pur riconoscendo le numerose criticità elencate, derivanti dalla nascita del nuovo assetto organizzativo della Sanità in Sardegna, riconosciamo al dottor Mariano Meloni un impegno costante, quotidiano e competente, peraltro già dimostrato negli anni precedenti in cui era direttore della Asl di Oristano, operando sempre nella ricerca delle soluzioni ai numerosi problemi che assillano la sanità pubblica locale». Meloni opera in condizioni difficili «in assenza di un direttore sanitario e amministrativo di area, non previsti dalla nuova organizzazione». La conclusione è inevitabile: «Ci dissociamo dalla richiesta di dimissioni ribadendo la nostra fiducia e stima a Meloni e non riusciamo a capire le motivazioni di Anaao Assomed e Cimo, che sembrano non perseguire l’interesse della sanità pubblica locale».

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