La Nuova Sardegna

Oristano

L’idea di Oristano Est sta prendendo forma

di Davide Pinna
L’idea di Oristano Est sta prendendo forma

Aggiudicati gli appalti per l’ex Mattatoio e l’area tra via Arborea e via Aristana Un milione per riqualificare i siti. Prossimo passo la progettazione esecutiva

21 luglio 2018
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ORISTANO. Il mosaico di Oristano Est inizia a comporsi e i progetti che ne fanno parte stanno cominciando a entrare nella fase esecutiva. Nei giorni scorsi il Comune ha aggiudicato i lavori per il recupero e la riconversione funzionale dell'ex Mattatoio e per la riqualificazione urbana di via Aristana e via Arborea.

Ex Mattatoio. Il finanziamento complessivo previsto nel piano Oristano Est ammonta a 1 milione di euro. Si partiva da una base ribassabile di 766 mila euro e ha vinto l'offerta della ditta sassarese AT & T, con un ribasso del 23,63 per cento, pari a poco più di 585 mila euro. Il progetto è stato realizzato dagli architetti Emanuela Cappellini, Aaron Murgia e Domenico Piemonte e dall'ingegnera Elena Loddi.

L'area interessata è quella dell'ex mattatoio comunale, costruito negli anni Sessanta e abbandonato negli anni Novanta, al termine di via Parigi nella zona industriale. 20 mila metri quadri che si trovano esattamente nel punto in cui il piano Oristano Est, nato durante l'amministrazione Tendas, si incrocia con l'altro progetto di riqualificazione che la giunta Lutzu ha immaginato per la periferia occidentale della città. Quest'ultimo progetto però è ancora nel limbo, dal momento che la Regione non ha ancora pubblicato le graduatorie relative ai finanziamenti che saranno concessi ai comuni. Proprio dietro l'ex Mattatoio ci sono le propaggini meridionali del parco lineare, sempre inserito nel piano di Oristano Est, che circonderà parte della città partendo da villa Eleonora – in via Vandalino Casu – passando dietro la ferrovia e arrivando fino al porto attraversando le aree umide di interesse comunitario dello stagno di Santa Giusta. Così l'ex Mattatoio si configurerà come una sorta di porta di accesso al parco.

Un primo lotto dei lavori prevede la ristrutturazione dell'ex stalla (che ospiterà attività didattiche e ludiche relative al parco lineare) e del piano terra dell'edificio principale, dove troverà spazio il Food Lab che ospiterà attività legate al cibo e alla tradizione culinaria locale. Il secondo lotto prevede la realizzazione, al secondo piano dell'edificio principale, del Fab Lab – luogo di incontro per Università, aziende e liberi professioniti e incubatore di start up – e, nei vecchi impianti di depurazione, della stazione della Tramvia, che dovrebbe sorgere sui binari che collegano il porto alla stazione di piazza Ungheria.

Via Arborea e via Aristana. Su una base d'asta ribassabile di circa 646 mila euro, ha vinto l'offerta presentata dalla ditta cagliaritana C.G.P. con un ribasso del 25,37 per cento pari a una spesa di per i soli lavori di circa 482 mila euro, con poco più di 337 mila euro avanzati, a disposizione dell'amministrazione comunale tra il risparmio dovuto al ribasso e i vari oneri. Il progetto, presentato dall'architetto Alberto Loche e dagli ingegneri Emanuele Tendas, Carlo Pisanu e Annalaura Putzu si divide in due stralci funzionali.

«All’interno del programma Oristano Est questo è uno degli interventi più importanti per la storia di quell’area della città, per la sua rilevanza nel contesto sociale e per le criticità che la caratterizzano», dice il sindaco, Andrea Lutzu.

«Ci si propone di recuperare e riqualificare gli spazi, da anni degradati, dell’intero asse viario via Aristana-via Arborea - aggiunge l’assessore , Riccardo Meli - restituendo l’importanza storica e strategica che ha sempre rivestito per la città di Oristano».

Il progetto prevede una riqualificazione dell'area attraverso la realizzazione di quella che i progettisti definiscono una "piazza lineare", migliorata rispetto all'aspetto attuale della zona attraverso scelte che privilegiano la mobilità dei ciclisti e dei pedoni, l'installazione di aree verdi e la valorizzazione di un punto di grande interesse socio-culturale come quella dove sorge la sede del Gremio dei Contadini.

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