La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, Mauro Abbate fa l'impresa: raggiunto Capo Nord

Roberta Fois
Mauro Abbate sul promontorio col monumento che simboleggia Capo Nord
Mauro Abbate sul promontorio col monumento che simboleggia Capo Nord

Il viaggiatore solitario ha raggiunto la sua meta dopo 101 giorni e dopo 7.500 chilometri

03 settembre 2018
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ORISTANO. Buone notizie da Capo Nord. Ottime. A raccontarle ci sono una foto e un sorriso, l'enorme e raggiante sorriso di Mauro Abbate che finalmente, dopo soli 101 giorni di viaggio, ha coronato il suo sogno ed è riuscito nell'impresa triatletica che per tutta l'estate l'ha tenuto impegnato con le sue molteplici e spesso difficili avventure.

«Il momento che ho sognato e immaginato per anni è arrivato, dopo un viaggio che non poteva essere più duro, ma nemmeno più bello e che ricorderò per tutta la vita - ha scritto l'altro ieri mattina Mauro
Abbate sui suoi profili social di Instagram e Facebook dopo aver raggiunto il punto più a nord d'Europa nell'isola di Magerøya e aver postato un selfie davanti al Globo di ferro posto sul suo promontorio -. Provo una gioia indescrivibile e amore per qualsiasi creatura vivente e non».

Ce l'ha fatta. E quella gioia indescrivibile e incontenibile straborda dai suoi occhi e dal suo sorriso pieni di vita e adrenalina. Ce l'ha fatta: ha completato il triathlon estremo più lungo, più a nord e con la variazione di latitudine più ampia mai visti prima e ha vinto la sua sfida da Guinnes world record. Ha percorso quei chilometri, circa 7500, che da Oristano lo hanno portato al punto più a Nord d'Europa in bici, a nuoto e a piedi e li ha calpestati, sudati, odiati, temuti e amati in un viaggio spettacolare e incredibile che resterà nella storia e soprattutto nel suo cuore.

«È pieno di renne e si vede la curvatura dell'orizzonte guardando il Polo Nord» prosegue Mauro
Abbate, rimasto quasi senza parole davanti alla meraviglia del suo sogno realizzato. Programmatore informatico trentenne, nel 2016 aveva lasciato il lavoro e la sua monotona vita milanese per lanciarsi nella sua prima avventura di viaggio e aveva percorso circa 9.200 chilometri sulla sua bicicletta per scoprire l'Europa. Partendo dalla costa ligure fino a Marsiglia, aveva percorso la Spagna fino alla Punta de Tarifa, il Portogallo, dove aveva toccato con le sue ruote l’estremità più occidentale d’Europa, Cabo de Roca, per poi ritrovarsi ancora nelle terre del nord di Spagna e Francia e concludere il suo viaggio in Olanda ad Amsterdam.

Nella primavera del 2017 invece da Parigi aveva pedalato fino alla Germania, toccato Colonia e Brema per poi salire fino a Copenaghen in Danimarca e proseguire verso nord e arrivare ad Oslo, in Norvegia, passando per la Svezia. Due viaggi unici che lo hanno portato a progettare le fondamenta della sua ultima impresa: circa 5.900 chilometri in bicicletta dall'Italia fino al Circolo polare artico in Norvegia, circa 220 chilometri di nuoto nelle coste delle isole Lofoten e circa 1400 a piedi fino a Capo Nord. Tre sfide diverse racchiuse in una sola, che lo hanno messo a dura prova ogni giorno e lo hanno cambiato e arricchito per sempre.

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