La Nuova Sardegna

Oristano

Alluvioni, una task force per i soccorsi

Alluvioni, una task force per i soccorsi

Rinnovata la convenzione tra Comune, vigili del fuoco e gestori della piscina

12 settembre 2018
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ORISTANO. “Un gioco di squadra", dove il fraseggio di intenti e azioni tra il comando provinciale dei Vigili del fuoco, l'amministrazione comunale di Oristano e la società Acquasport, che gestisce la piscina comunale, ha portato al rinnovo della convenzione per l'addestramento del reparto specializzato dei soccorritori acquatici alluvionali. Così, ieri mattina, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto negli impianti acquatici oristanesi, si sono espressi il comandante dei Vigili del fuoco, Luca Manselli, il sindaco, Andrea Lutzu e l'amministratore delegato dell'Acquasport, Danilo Anedda, sottolineando «l'importante opportunità per la città, la comunità sportiva, e il Comando». Un progetto sinonimo di sicurezza, innovazione e collaborazione tra pubblico e privato, anche con le associazioni del territorio: come Il Gabbiamo e la Comunità Evaristiana, con le quali, lo scorso luglio, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco ha condiviso un corso di salvamento in acqua per persone con disabilità. I trenta soccorritori acquatici alluvionali, che compongono il reparto specializzato intervenuto anche pochi giorni dopo Ferragosto per le violenti piogge che si sono abbattute sull'oristanese, potranno usufruire della piscina comunale per addestrarsi.

«Non solo attraverso il nuoto basico - spiega il comandante Manselli - ma anche simulando le manovre del salvataggio: avvicinamento, trasporto, anche con l'utilizzo di galleggianti e attrezzature specifiche, ed attraverso le esercitazioni con persone con disabilità, situazioni in cui la comunicazione è la prima rassicurante chiave di intervento».

«Siamo orgogliosissimi di averli nella piscina comunale - sottolinea Lutzu - in un emergenza di protezione civile, se tutti facciamo la nostra parte, possiamo davvero essere efficaci. Esiste una mappa di tutte le persone con difficoltà motoria o psichica, che in caso di emergenza, saranno le prime da portare in salvo». «Condividere la cultura acquatica sotto il profilo della sicurezza - chiosa Anedda - è un dovere e un piacere; un segnale di crescita per la cittadinanza, nonché perno della cultura professionale e sportiva». Un accordo che permetterà un intervento ancora più incisivo nelle ormai sempre più frequenti micro-emergenze alluvionali. Episodi, come quello che ha interessato l'oristanese subito dopo Ferragosto,localizzati in un’area circoscritta ma sparsi a macchia di leopardo.(ele.c.)

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