Mercatino, trasloco per 300 giorni
di Eleonora Caddeo
Incontro in Comune coi residenti, a breve il trasferimento da via Aristana
19 settembre 2018
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ORISTANO. Nuovi equilibri di mercato rionale. A mutare non è un astratto grafico di microeconomia, ma il più concreto biscione di banchi di frutta e verdura, abbigliamento, scarpe e utensileria, che ormai da decenni, ogni martedì e venerdì mattina, trova casa in via Aristana e via Arborea. I nuovi equilibri, imposti da uno spostamento temporaneo delle bancarelle, causa lavori stradali, in via Ugone III e in via Palmas, sono stati dettati da incombenze pubbliche e necessità private, emerse ieri mattina durante un’accesa riunione tra amministrazione comunale e residenti della zona.
Un botta e risposta pepato, quello che ha visto protagonisti per oltre due ore il sindaco Andrea Lutzu, accompagnato dal suo vice sindaco Massimiliano Sanna e un folto gruppo di residenti delle vie interessate dallo spostamento del mercato ambulante. Un incontro accesso – raccontano alcuni presenti – durante il quale la questione mercatino è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo da tempo. Se non un vaso di Pandora, contenente i mali del mondo, certamente ieri mattina è stato scoperchiato un vaso contenente i disagi dell’intera zona compresa tra i quartieri Sacro Cuore e Sant’Efisio, che da anni si sente abbandonata da promesse disattese delle varie amministrazioni. Un quotidiano scontro con un crescente degrado urbano descritto dai residenti: dall’incuria delle strade, all’abbandono del verde pubblico, all’illuminazione scarsa. A questo stato di laissez-faire, come evidenziato in un articolo di qualche mese fa, vanno sommati casi sporadici di siringhe abbandonate per strada e la più consolidata presenza di un mercatino alternativo a quello rionale, fatto di ragazze straniere che si offrono lungo strada all’uscita di un supermercato e nel parcheggio di fronte ad abitazioni private, in via Ugone III, area nella quale dovrebbero spostarsi proprio le bancarelle. E non sarà un trasferimento breve perché l’assessore Massimiliano Sanna ha chiarito che i lavori dureranno trecento giorni, sperando che nella proverbiale puntualità della conclusione delle opere pubbliche.
Durante l’incontro è stato rappresentato un quadro generale compromesso e che ha inizialmente molto contrariato i residenti, con i quali però, comprese le difficoltà evidenti, l’amministrazione ha saputo trovare un punto d’incontro e un’apertura costruttiva. «Le perplessità sono state superate col dialogo – spiega Lutzu –. Supereremo i problemi per le persone malate e lasceremo una sola fila di banchi in via Ugone III. Abbiamo dato rassicurazioni, chiedendo uno sforzo temporaneo». Quel che è certo è che il cantiere delle case minime partirà a giorni, in contemporanea con quello dei lavori in via Aristana ed Arborea, che, in via eccezionale, proprio per il mercato, potrebbero slittare di qualche giorno».
Un botta e risposta pepato, quello che ha visto protagonisti per oltre due ore il sindaco Andrea Lutzu, accompagnato dal suo vice sindaco Massimiliano Sanna e un folto gruppo di residenti delle vie interessate dallo spostamento del mercato ambulante. Un incontro accesso – raccontano alcuni presenti – durante il quale la questione mercatino è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo da tempo. Se non un vaso di Pandora, contenente i mali del mondo, certamente ieri mattina è stato scoperchiato un vaso contenente i disagi dell’intera zona compresa tra i quartieri Sacro Cuore e Sant’Efisio, che da anni si sente abbandonata da promesse disattese delle varie amministrazioni. Un quotidiano scontro con un crescente degrado urbano descritto dai residenti: dall’incuria delle strade, all’abbandono del verde pubblico, all’illuminazione scarsa. A questo stato di laissez-faire, come evidenziato in un articolo di qualche mese fa, vanno sommati casi sporadici di siringhe abbandonate per strada e la più consolidata presenza di un mercatino alternativo a quello rionale, fatto di ragazze straniere che si offrono lungo strada all’uscita di un supermercato e nel parcheggio di fronte ad abitazioni private, in via Ugone III, area nella quale dovrebbero spostarsi proprio le bancarelle. E non sarà un trasferimento breve perché l’assessore Massimiliano Sanna ha chiarito che i lavori dureranno trecento giorni, sperando che nella proverbiale puntualità della conclusione delle opere pubbliche.
Durante l’incontro è stato rappresentato un quadro generale compromesso e che ha inizialmente molto contrariato i residenti, con i quali però, comprese le difficoltà evidenti, l’amministrazione ha saputo trovare un punto d’incontro e un’apertura costruttiva. «Le perplessità sono state superate col dialogo – spiega Lutzu –. Supereremo i problemi per le persone malate e lasceremo una sola fila di banchi in via Ugone III. Abbiamo dato rassicurazioni, chiedendo uno sforzo temporaneo». Quel che è certo è che il cantiere delle case minime partirà a giorni, in contemporanea con quello dei lavori in via Aristana ed Arborea, che, in via eccezionale, proprio per il mercato, potrebbero slittare di qualche giorno».