La Nuova Sardegna

Oristano

Morte in teatro, si cerca un accordo

Morte in teatro, si cerca un accordo

Bosa, il giudice propone di trovare un’intesa tra l’ex sindaco e i familiari di Ladu

01 novembre 2018
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BOSA. Una causa civile che va avanti ormai da tempo e il giudice ha proposto alle parti di andare in conciliazione. La vicenda è quella che vede chiamata in causa dai familiari di Salvatore Ladu, un cittadino che nel 2010 si trovava nei locali del teatro civico non ancora collaudato e che fu travolto da una porta crollata proprio nel momento del suo passaggio, l’ex amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco, Piero Casula. I familiari di Ladu, morto alcuni anni dopo l’incidente, chiedono di essere risarciti e il tribunale deve ancora decidere se il risarcimento è d’obbligo e quale persona o quale ente pubblico lo dovrà pagare.

I soldi erano stati richiesti al Comune, ma il procedimento è alquanto complicato. L’amministrazione Mastino aveva infatti chiamato in causa l’ex sindaco Piero Casula, dopo che la compagnia di assicurazioni Sara aveva chiarito di non voler sborsare un solo centesimo perché ritiene di non essere responsabile dell’incidente al teatro comunale in quanto la struttura non sarebbe dovuta essere aperta al pubblico. Salvatore Ladu vi stava invece allestendo una mostra che non si sarebbe mai tenuta. L’incidente gli costò infatti una grave invalidità e fu il motivo che, secondo i familiari assistiti nella causa dall’avvocato Simona Pedde, lo portò alla morte arrivata l’11 febbraio 2015.

Chiedono un risarcimento di 400mila euro, somma per la quale la Sara Assicurazioni si tira fuori dal momento che la struttura non era in regola dal punto di vista delle autorizzazioni. La causa era iniziata con un colpo di scena perché il Comune, assistito dall’avvocato Gianni Massidda, aveva tirato in ballo il sindaco precedente Piero Casula – è assistito dall’avvocato Guido Manca Bitti – per via di un’affermazione da lui fatta in consiglio comunale, durante il quale disse di aver dato personalmente le chiavi del teatro a Salvatore Ladu. Per questo motivo ora è chiamato in causa quale responsabile diretto dell’evento. (m.c.)

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