La Nuova Sardegna

Oristano

CABRAS 

Accuse all’ex sindaco Carrus La replica: strumentali e offensive

CABRAS. Non sono piaciute all’ex sindaco Cristiano Carrus le esternazioni del comitato di cittadini cabraresi che gli rimproverano di attaccare la maggioranza in carica e di non fare autocritica...

06 novembre 2018
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CABRAS. Non sono piaciute all’ex sindaco Cristiano Carrus le esternazioni del comitato di cittadini cabraresi che gli rimproverano di attaccare la maggioranza in carica e di non fare autocritica relativamente ai dieci anni in cui è stato primo cittadino del paese. Il comitato, di cui si sono fatti portavoce Francesco Cau e Raffaele Camedda, in un volantino diffuso nel paese, ha fatto letteralmente le pulci alla gestione amministrativa di Carrus, lamentando incompiute e scarsa attenzione verso la cosa pubblica. Accuse che non sono piaciute per nulla a Cristiano Carrus, alle quali replica con fermezza.

«Prendo atto delle dichiarazioni del comitato, che considero esclusivamente politico visto che è stato costituito a ridosso delle elezioni comunali - scrive Cristiano Carrus, con linguaggio caustico e ironico -. Non ho mai preso in considerazione le offese gratuite e tanto meno lo farò ora che non sono più sindaco al cui proposito debbo dire che poco mi importa delle dichiarazioni di questo comitato, che ringrazio per la pubblicità gratuita che mi fa. Comitati di questo tipo dove non si conosce chi ne fa parte lasciano il tempo che trovano...».

A far scattare la replica dell’ex sindaco è quello che egli ritiene un organismo sorto solo per mettere in cattiva luce l’operato delle giunte da lui guidate negli ultimi dici anni, che per altro, a suo giudizio, oltre a denigrare e criticare non avrebbe fatto altro. «Di comitati di questo tipo - prosegue Carrus -, se volessi, ne costituirei dieci nel giro di un giorno. Avrei preso in considerazione e collaborato con questo comitato se fosse nato anni prima, ma non a ridosso delle elezioni comunali al solo scopo di fare politica. Ultima cosa che mi sento di dire è questa: quando qualcuno vuole fare politica attiva la democrazia offre una grande possibilità, che è quella di presentarsi all'elettorato con le proprie idee e non mi pare che questo sia accaduto, anche perché sono convinto che gli unici consensi che i signori facenti parte del comitato politico in questione avrebbero preso, sarebbero stati i loro».(pi.maro.)

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