La Nuova Sardegna

ORISTANO. Un’assemblea per mettere a punto la strategia e poi una diffida, inviata singolarmente da ciascuno dei proprietari di case o di aziende agricole che si trovano vicino all’area dove dovrebbe sorgere l’impianto per il solare termodinamico a San Quirico. Martedì è prevista a Cagliari la conferenza dei servizi indetta dalla Regione e gli oppositori al progetto della Solar power lanciano un’offensiva, chiedendo all’assessorato all’Industria di dichiarare «improcedibile l’istanza di Autorizzazione unica presentata dalla Società San Quirico Solar power per carenza della documentazione da allegare all’istanza» o, come ipotesi subordinata, di sospendere «il procedimento di Autorizzazione unica», di disporre «l’integrazione dell’elenco dei soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti», comprendendo anche i soggetti che hanno presentato l’istanza.

«Diffidiamo la Regione dal procedere con l’iter di autorizzazione per diverse ragioni - spiega Antonio Ignazio Garau, portavoce del Comitato che si oppone all’intervento -. Innanzitutto perché il progetto definitivo che va allegato all’istanza di autorizzazione unica non presenta ancora un livello definitivo».

Secondo il comitato mancano ancora numerosi elaborati minimi. Ed è la stessa Regione che ne prescrive la presentazione “pena l’improcedibilità dell’istanza”, dice ancora Garau. Che illustra poi un altro motivo per cui la Regione dovrebbe negare l’autorizzazione: «La Società proponente non ha inserito i numerosi proprietari di abitazioni e aziende agro-zootecniche della zona - che subiranno ingenti danni patrimoniali ed esistenziali, se la Regione autorizzasse la costruzione dell’impianto - nell’elenco dei soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti».