La Nuova Sardegna

Oristano

Cormorani, due settimane per una nuova soluzione

di Michela Cuccu
Cormorani, due settimane per una nuova soluzione

Cabras, confronto tra giunta regionale e operatori della pesca negli stagni Si prospetta un aumento degli abbattimenti, ma non tutti sono d’accordo

24 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. Entro due settimane la Giunta regionale predisporrà un nuovo programma sui cormorani. L'impegno che ieri mattina il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, assieme agli assessori al'Ambiente, Donatella Spano e all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha assunto con i pescatori del Consorzio Mar'e Pontis, riuniti nella peschiera. Un impegno che ha avuto un effetto se non altro rassicurante.

La riunione di ieri mattina, che ha concluso la lunga giornata trascorsa a Cabras dal presidente Pigliaru, è servita a chiarire ancora una volta gli aspetti negativi di strategie che in questi anni hanno sortito risultati insufficienti. Non bastano più gli abbattimenti controllati degli uccelli che in questi stagni vengono a svernare divorando migliaia di tonnellate di pesci (quest'anno si prevedono 15mila presenze).

Falliti anche gli esperimenti alternativi, come la collocazione di reti che impediscano agli uccelli di pescare: «Del resto, pensare di ricoprire di reti oltre duemila ettari di stagno è improponibile», ha detto il presidente del Consorzio Mar'e Pontis, Giuliano Cossu, l'obiettivo è nuovamente l'Unione europea, cui si chiede di attuare un piano di contenimento delle schiuse che dovrebbe avvenire nei Paesi a Nord del Continente, dove i cormorani depongono le uova. Un piano che era stato già attuato nel passato, ma successivamente bloccato per l'opposizione della Norvegia. Così la Regione chiederà ancora una volta l'intervento ministeriale, forte del fatto che, come ha spiegato l'assessora all'Ambiente Donatella Spano, la Conferenza delle Regioni ha già deliberato in tal senso. Ieri però il presidente Francesco Pigliaru ha dichiarato come senza un intervento efficace, la pesca negli stagni sia un'attività a forte rischio di sopravvivenza.

Il presidente della Commissione Ambiente della Regione, Antonio Solinas, ha spiegato che il problema è all'attenzione del Consiglio. Non sarà cosa semplice riportare la produttività della laguna alle oltre 400 tonnellate, scese, dopo il 1999 alle attuali 170. «Che quest'anno sono state ancora inferiori», ha spiegato Giuliano Cossu, parlando di un ulteriore calo di oltre il 70 per cento nell'arco degli ultimi dodici mesi. Certo, ci sono gli indennizzi che l'assessore all'Agricoltura, Pier Luigi Caria ha confermato: «Per quest'anno sono stanziati 2milioni di euro per i cormorani e un milione per i delfini». Fondi insufficienti, hanno tuttavia sottolineato i pescatori, a coprire i danni dei cormorani, quantificati in oltre 7milioni di euro all'anno. I pescatori chiedono misure immediate, come aumentare la quota dei capi da abbattere, oggi pari al 10 per cento. «Si potrebbe ritornare al 30 per cento delle quote di abbattimento degli anni passati», ha suggerito Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop promotrice dell'incontro e ieri rappresentata anche dal responsabile di Legacoopesca di Oristano, Mauro Steri e dal presidente provinciale, Gabriele Chessa. Anche il sindaco di Cabras, Andrea Abis, si è schierato con il Consorzio: «In gioco - ha detto- c'è la parte fondamentale dell'economia del nostro territorio».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative