La Nuova Sardegna

CABRAS. Pochi giorni e la sentenza è scritta. Ivan Dessì, 37 anni, arrestato il 9 novembre per possesso a fini di spaccio di sostanza stupefacente, ha patteggiato un anno. Le imputazioni, entrambi per questioni di droga, erano due per cui si sono dovute unire le due pene stabilite per ciascun procedimento arrivando a quella finale di un anno. Ivan Dessì, che non ha potuto beneficiare della sospensione condizionale della pena, non sconterà i 365 giorni in carcere, ma dovrà svolgere lavori socialmente utili.

La decisione è della giudice monocratica Federica Fulgheri, di fronte alla quale si è concluso il processo per direttissima durante il quale il pubblico ministero Sara Ghiani e l’avvocato difensore Enrico Meloni hanno raggiunto l’accordo per il patteggiamento. L’arresto di Ivan Dessì era stato opera dei carabinieri che durante un controllo l’avevano trovato in possesso di 101 dosi di eroina suddivisa in piccoli involucri azzurri come se fossero caramelle. Non droga pura, ma tagliata con altre sostanze chimiche che possono essere ancora più dannose per chi le assuma. Fatto sta che Ivan Dessì non era riuscito a dare giustificazione credibile sul possesso di questa droga da poter escludere la detenzione per spaccio. Di certo non si poteva parlare di modica quantità e così era stato immediatamente arrestato, salvo essere rilasciato in seguito alla convalida del fermo avvenuta il giorno dopo il blitz dei carabinieri.

Adesso arriva l’anno da scontare ai lavori socialmente utili in alternativa al carcere.