La Nuova Sardegna

Oristano

TORREGRANDE 

Defibrillatore al porto turistico

Defibrillatore al porto turistico

L’apparecchio salvavita regalato da un anonimo benefattore

11 dicembre 2018
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ORISTANO. Il porto turistico di Torregrande ha un defibrillatore. Con una cerimonia, il sindaco Andrea Lutzu ha assegnato alle Marine Oristanesi, alla presenza del presidente Costantino Porcu l’apparecchio salva vita donato al primo cittadino da un benefattore che ha voluto mantenere l'anonimato, con la preghiera di posizionarlo al porticciolo turistico di Torregrande. Fatto il passaggio di consegne, la cerimonia si è svolta togliendo il drappo blu che copriva la teca del defibrillatore posizionato nella garitta, lungo la banchina principale e infine con la firma del protocollo e della localizzazione segnalata al 118 di Cagliari. Un atto ufficiale e dovuto per suggellare il gesto generoso di un anonimo che, di fatto, consentirà di intervenire tempestivamente e salvare vite anche in ambito marittimo. E già tre anni fa, sempre per garantire la sicurezza dei marittimi, un generoso anonimo aveva donato alla Capitaneria di porto di Oristano un defibrillatore. A questo si è aggiunta una ulteriore nota di sicurezza per la vita dei diportisti grazie all’impresa di servizi portuali Tharros Marittima, dotata di defibrillatore a bordo e di personale con certificazione BLSD. Lo stesso personale delle Marine Oristanesi e di tutti i presidi in cui sono presenti i defibrillatori, hanno partecipato con esito positivo al corso di esecutore di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione. Si allarga quindi la mappa dei DEA presenti a Oristano e si conferma ancora una vota come città salva vite. Già nel 2016, con il progetto “Oristano ci sta nel cuORe” che portò al posizionamento nell' hinterland e nelle frazioni di undici defibrillatori che si aggiungevano agli altri sei DEA, Oristano è stata la prima città sarda ad avviare una iniziativa salva vita grazie alle apparecchiature, donate anche queste da privati, che, facendo un check sulla persona, sono in grado di dire se si possa procedere meno con la defibrillazione.

Caterina Angotzi

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