La Nuova Sardegna

Oristano

Bufera sulla Sanità, lavoro in cambio di voti: nel pc i nomi da tesserare

Enrico Carta
 La conferenza stampa del procuratore Ezio Domenico Basso (al centro) e della Finanza
La conferenza stampa del procuratore Ezio Domenico Basso (al centro) e della Finanza

Oristano, in un file Manai annotava gli assunti e i parenti da iscrivere al Pds. L’infermiere sentito a luglio 2017 ammise che i nominativi erano lì per indicazione di Augusto Cherchi

06 ottobre 2019
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ORISTANO. Il «motore che tutto muove», così lo chiama la procura, è un partito. Non uno qualsiasi, ovviamente. È il Partito dei Sardi. Il «motore che tutto muove» aveva bisogno di benzina e il carburante in questo caso lo versavano i nuovi iscritti, non solo per i 15 di euro di tesseramento annuale, obolo che finiva nelle casse del partito e comunque sempre gradito. Lo scopo ultimo era quello che spiegano i file contenuti nel computer del capo degli infermieri del reparto di Ginecologia del San Martino. Lì c'è qualcosa che attira l'attenzione degli agenti del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Salvatore Manai (indagato ai domiciliari) vi custodiva un lungo elenco di nomi: c'erano quelli delle candidate che poi avrebbero vinto il concorso grazie alla consegna anticipata delle risposte del test e c'erano quelli dei loro parenti, più o meno vicini, con tanto di documenti d'identità.

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