La Nuova Sardegna

Oristano

Scuole, Abbasanta chiama Ghilarza

di Maria Antonietta Cossu
Scuole, Abbasanta chiama Ghilarza

Il Comune punta all’accorpamento degli istituti comprensivi dei due paesi

06 ottobre 2019
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ABBASANTA. Il Comune farà una scelta controcorrente rispetto alle soluzioni condivise negli ultimi anni in materia di organizzazione della rete scolastica territoriale. Dopo aver appoggiato la soluzione caldeggiata da Ghilarza di chiedere la fusione delle scuole del primo ciclo d’istruzione e dell’istituto superiore del paese per riacquistare l’autonomia perduta, l’amministrazione abbasantese spingerà per l’accorpamento dei due istituti comprensivi.

L’iniziativa è stata discussa in consiglio comunale e la prossima settimana sarà illustrata alla conferenza dei sindaci convocata in Provincia per definire il piano di dimensionamento della rete scolastica 2020-2021. Dopo le ripetute bocciature dell’istituto globale l’unione delle due circoscrizioni è vista come l’unica soluzione in grado di garantire un’aspettativa più lunga e una resa migliore del servizio scolastico. «La nostra idea è coerente con quanto stabilito nelle linee guida – ha spiegato il sindaco Stefano Sanna –. Con il globale ci abbiamo provato per diversi anni invano, ormai è inutile fossilizzarsi su qualcosa che non è contemplato negli atti di indirizzo».

A costringere a ridefinire la rete locale sono i numeri in costante calo: circa 470 alunni ad Abbasanta, che conserva l’autonomia in virtù dello status di ente montano, e 537 a Ghilarza, 63 unità sotto la soglia minima. L’accorpamento è considerato un rimedio indolore dall’amministrazione abbasantese, che anzi vede solo vantaggi. «Da tre anni Ghilarza è una reggenza, perciò non cambierebbe nulla sul piano amministrativo e formale – rileva Stefano Sanna –. Ciò che muterebbe è la garanzia di un presidio dirigenziale stabile e una struttura organizzativa più efficiente».

La proposta è stata presentata al sindaco di Ghilarza che ha già fatto intendere di non rinunciare alla possibilità di riunire in un unico istituto le scuole del paese, ma anche di non chiudere tutte le porte al Comune vicino. «La nostra amministrazione continuerà a chiedere l’istituto globale», ha dichiarato Alessandro Defrassu, ritenendola «La soluzione migliore per Ghilarza e soprattutto per la scuola superiore. Sembra un paradosso che un paese con quasi mille studenti non possa avere una presidenza e dunque continueremo a insistere. Nel lungo periodo, ci potrebbero essere anche soluzioni alternative come quelle di cui si sta parlando in questi giorni».

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