La Nuova Sardegna

Oristano

Settanta piante di cannabis nel giardino della zia

Settanta piante di cannabis nel giardino della zia

Sedilo, a coltivarle era il nipote 48enne. Patteggia undici mesi dopo l’arresto da parte dei carabinieri

06 ottobre 2019
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SEDILO. L’anziana zia in cortile ci andava poco e nulla. Magari, come molti altri suoi paesani, avrà sentito da casa il forte odore provenire da lì, però non si era mai chiesta cosa potesse essere né lo sospettava. Il problema per Angelo Mongili, allevatore di 48 anni, è che quella strana fragranza è arrivata anche alle narici dei carabinieri della stazione del paese e della Compagnia di Ghilarza che, dopo qualche giorno di controlli e indagini, sono entrati in azione. L’hanno fatto due giorni fa e il loro fiuto non si sbagliava perché nel retro della casa di via Carlo Alberto c’era una coltivazione di cannabis. Una settantina di piante, alcune delle quali erano alte appena venti centimetri. Le più rigogliose però avevano raggiunto già il metro e venti di altezza e avevano le infiorescenze da cui poi si sarebbe ricavata la droga.

Di fronte all’evidenza c’è stato poco da fare, nonostante qualche tentativo di giustificare la presenza delle piante con il fatto che fosse cannabis sativa e quindi non sostanza stupefacente. Finito prima ai domiciliari, Angelo Mongili è stato processato ieri mattina per direttissima, quando, di fronte alla giudice Federica Fulgheri, ha patteggiato undici mesi e tremila euro di multa, in seguito all’accordo tra il pubblico ministero Marcello Floris e l’avvocato difensore Cinzia Demontis. L’allevatore ha usufruito della sospensione condizionale, in quanto incensurato, ed è stato subito dopo rilasciato. (e.carta)

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