La Nuova Sardegna

Oristano

La Regione dimentica il Cabudanne

di Piero Marongiu
La Regione dimentica il Cabudanne

Seneghe, spariti dal bilancio i soldi del 2017 per il festival di poesia sarda

09 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





SENEGHE. Che fine hanno fatto i contributi del 2017, assegnati al Cabudanne de sos poetas (evento culturale di rilevanza regionale) dalla Regione? La kermesse seneghese infatti, pur risultando beneficiario di 15mila euro secondo quanto previsto dalla legge, a oggi non ha ancora ricevuto un centesimo di euro dell’edizione di due anni fa. A porsi la domanda sono gli organizzatori della manifestazione, che quei contributi li attendono ormai da troppo tempo. Il problema è che uffici dell’assessorato al Turismo, non rispondono. «Nonostante la rendicontazione inviata, il controllo della pratica verificata a marzo 2018 – dice Luca Manunza, presidente di Perda sonadora, associazioneorganizzatrice dell’evento –, di quei fondi pare si siano perse le tracce, e, nonostante i solleciti, le richieste di chiarimenti presentate agli uffici con posta certifica, finora non abbiamo avuto alcuna risposta».

Una situazione paradossale se si pensa che lo stesso assessorato, attraverso il programma di promozione turistica ha finanziato, con poco più di 381mila euro, una serie di manifestazioni sportive, sagre di vario genere, concerti e mostre, soddisfacendo la richiesta di trentatré comuni isolani. Per la manifestazione seneghese, un evento che, oltre a portare nel centro del Montiferru un gran numero di amanti della poesia, propone da quindici anni un festival unico nel suo genere, invece, pare che non ci siano neppure i soldi inseriti in bilancio.

Il pensiero va alla frase infelice pronunciata qualche anno fa da un ministro della Repubblica, il quale aveva detto che con la cultura non si mangia. Con la cultura, invece, non soltanto si possono creare occasioni di sviluppo, ma, cosa certamente non secondaria, si può arginare il fenomeno dello spopolamento, agitato proprio dalla politica come necessità per impedire ai piccoli centri di non morire. «Per noi – prosegue Manunza –, 15mila euro costituiscono una necessità. Con quei soldi, infatti, riusciamo a coprire le spese sostenute. Senza, anche il futuro del Cabudanne viene messo seriamente in discussione».

L’evento si regge grazie all’efficace lavoro di tanti volontari, molti dei quali si quotano pur di non lasciar morire il festival. Ma i fornitori non possono aspettare anni il saldo di una fattura, e, giustamente, sollecitano per avere i loro soldi. «Non ho difficoltà a dire che siamo in serie difficoltà – conclude Manunza –, e il perdurare di questa incertezza, non contribuisce a farci guardare al futuro del festival serenamente». Cabudanne de sos poetas, con gli ospiti di caratura nazionale, internazionale e isolani, è inserito nella guida turistica free press tra i cinque festival regionali più meritevoli. Ma, senza il sostegno delle istituzioni, i volontari poco potranno fare per non farlo scomparire.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative