La Nuova Sardegna

ORISTANO. Se da un lato diminuiscono gli utili e aumentano i debiti, dall'altro migliora lo stato patrimoniale e vengono ripianate completamente le perdite provenienti dal passato: il bilancio 2018 della Fondazione Oristano dipinge un quadro in chiaroscuro per l'ente che, da giugno gestisce su mandato del Comune i beni culturali e dei servizi turistici cittadini. Il bilancio, approvato dal consiglio d’amministrazione, riguarda l'attività svolta da quella che era ancora la Fondazione Sartiglia, fondamentalmente l'organizzazione della giostra equestre, più altri piccoli interventi. Le cose sono cambiate: ora, anche se per il momento solo sulla carta, c'è la gestione dei beni culturali e del turismo e in più la Fondazione ha ricevuto dal Comune l'affidamento del servizio di gestione della rete museale cittadina: questo significa molti più dipendenti – da due si è passati a più di venti – e ovviamente maggiori finanziamenti, anche se quelli regionali per la gestione di museo e pinacoteca sono vincolati. Questo significa maggiori responsabilità, e proprio per questo nella sua nota, il revisore contabile della Fondazione, esprime la raccomandazione agli amministratori «di voler intraprendere adeguate iniziative al fine di ridurre il rischio di liquidità, potenzialmente destinato ad incrementarsi in un prossimo futuro». I debiti, infatti, sono aumentati dai 342 mila euro del 2017 ai 392 mila euro del 2018, mentre le disponibilità liquide si sono più che dimezzate dai 73 mila euro del 2017 ai 33 mila euro del 2018. «I problemi di liquidità dipendono dal fatto che i contributi pubblici assegnati alla Fondazione vengono emessi con tempi lunghi, generando uno squilibrio finanziario», questa la riflessione del CdA a in sede di approvazione del bilancio. Un problema non considerato grave dunque, ma comunque un elemento a cui bisogna destinare attenzione nei prossimi tempi.(dav.pi.)