La Nuova Sardegna

Oristano

Masangionis, biodigestore in dirittura d’arrivo

di Eleonora Caddeo
Masangionis, biodigestore in dirittura d’arrivo

Ma i responsabili del Consorzio Industriale vogliono prima coinvolgere i sindaci Il nuovo impianto dovrebbe limitare i miasmi e bruciare il biogas ottenuto 

13 ottobre 2019
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MARRUBIU. A passo lento ma con cadenza risoluta sembra muovere i primi passi il progetto del biodigestore, la struttura di smaltimento di rifiuti organici per la trasformazione in energia che dovrebbe sorgere nell'impianto di riciclaggio di Masangionis.

Starebbe infatti per arrivare ai sindaci dei due comuni in sorge l'impianto di trattamente dei rifiuti, Marrubiu e Arborea, una convocazione da Legambiente per un primo incontro informativo.

Secondo indiscrezioni un primo avviso dell'avvio dei lavori verso in processo partecipato atto alla valutazione e successiva realizzazione del progetto del biodigestore sarebbe già stato inviato. A giorni potrebbe arrivare la chiamata per l'incontro con l'associazione ambientalista.

Sino ad qualche giorno fa si era semplicemente parlato della volontà di realizzare il biodigestore da parte del Consorzio industriale della provincia. In risposta il comitato per la salute di Sant'Anna, Masongiu e Is Bangius, presieduto da Fabrizio Feltri, si era detto pronto alle barricate qualora il progetto dovesse andare in porto.

«Valuteremo, insieme ad un pool di tecnici, le eventuali ricadute ambientali di tale iniziativa», aveva replicato il presidente del comitato dopo l'incontro con il Consorzio Industriale in cui era stato annunciato l'invio del progetto per il biodigestore alla valutazione di impatto ambientale.

Si sta passando dalle parole ai fatti, con la volontà evidente da parte dell'ente gestore dell'impianto di un progetto basato su un processo partecipativo dal basso, partendo dai cittadini e dagli amministratori di quei territori direttamente coinvolti dal nuovo progetto.

Da qualche anno, i residenti dei comuni di Marrubiu e Arborea stanno lottando contro gli effetti collaterali dell'impianto di riciclaggio di Masangionis. Effetti maleodoranti che - secondo quanto più volte denunciato dal Comitato e dagli amministratori locali - non permetterebbero un normale stile di vita ai residenti della zona.

Ora, gli stessi residenti già preoccupati per i miasmi pestilenziosi, si troverebbero di fronte ad un altro progetto, all'interno dello stesso impianto, che li potrebbe coinvolgere, nuovamente, durante la quotidianità. Secondo quanto presentato durante una delle prime riunioni il digestore anaerobico nasce da una duplice esigenza, da una parte quella di liminare i miasmi derivanti dal processo di trasformazione dei rifiuti organici in fertilizzante.

Dall’altra di trasformare il biogas in energia che renderà autonoma l'attività dell'intero impianto di Masangionis.

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