La Nuova Sardegna

Oristano

Fratelli d’Italia assedia Lutzu

di Davide Pinna
Fratelli d’Italia assedia Lutzu

Sabato la presentazione del partito che in aula sarà formato da tre consiglieri dell’ex civica

17 ottobre 2019
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ORISTANO. Fiocco azzurro, ma forse sarebbe meglio dire tricolore, in consiglio comunale: nasce il gruppo di Fratelli d'Italia e ora bisogna capire se il nuovo arrivato porterà più gioie o più preoccupazioni all'amministrazione di centrodestra capitanata da Andrea Lutzu, che guida la città da due anni e mezzo. A dare l'annuncio il coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, il sindaco di Nughedu Santa Vittoria e consigliere regionale Francesco Mura, che rimanda per i dettagli ad una conferenza stampa di presentazione prevista per sabato nella sede cittadina del partito in via De Castro, sede storica della destra oristanese che in passato ospitò prima il Movimento Sociale Italiano e poi Alleanza Nazionale. Come già anticipato da La Nuova a fine settembre, il gruppo sarà formato dai consiglieri della Civica Oristano, senza però l'apporto di Vincenzo Pecoraro, che era entrato nel gruppo di minoranza dopo essere stato il candidato sindaco del Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda. Dentro quindi Angelo Angioi e Lorenzo Pusceddu (provenienti da Forza Italia) e Pepi Puddu, eletto come consigliere di opposizione nelle liste dell'Udc. Gioie o preoccupazioni? Per essere più chiari: Fratelli d'Italia appoggerà il sindaco Lutzu? La domanda è lecita, perché al momento i tre consiglieri della Civica si sono collocati chiaramente in minoranza e nelle ultime settimane hanno bersagliato senza sosta la giunta con interpellanze e ordini del giorno che certo non avevano un tono conciliante. Fratelli d'Italia però è un componente importante della maggioranza di centrodestra che guida la Regione, con tre consiglieri e l'assessorato all'Ambiente: sembra alquanto inverosimile che in un comune capoluogo possa collocarsi all'opposizione. Altrettanto improbabile però che entri in maggioranza senza una contropartita politica, d'altra parte quelli della Civica l'hanno sempre detto: «Per appoggiare la giunta dobbiamo poter incidere sull'azione di governo, e per incidere servono assessorati». Si riaprirebbe dunque un capitolo che sembrava essersi chiuso, quello del rimpasto, e ritorna ad aleggiare intorno all'amministrazione lo spettro della crisi politica, mai effettivamente materializzatosi (Lutzu non ha mai perso una votazione in Consiglio), ma sicuramente in grado di condizionare l'azione politica della maggioranza negli ultimi mesi. Sembra ormai chiaro, insomma, che il puzzle degli equilibri politici nel Comune di Oristano non possa più essere risolto a Palazzo degli Scolopi. Il tutto si sposta su un piano più alto, quello degli equilibri politici regionali e delle decisioni prese a Cagliari.

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