La Nuova Sardegna

Oristano

liceo De castro 

Un’originale guida turistica per andare a scoprire la città

Un’originale guida turistica per andare a scoprire la città

ORISTANO. Domani alle 10,30, presso la sala conferenze del liceo classico, si terrà la presentazione del volume “Selfie di noi, Guida turistica di Oristano”, la storia, i colori, gli odori, i sapori...

18 ottobre 2019
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ORISTANO. Domani alle 10,30, presso la sala conferenze del liceo classico, si terrà la presentazione del volume “Selfie di noi, Guida turistica di Oristano”, la storia, i colori, gli odori, i sapori e le tradizioni di Oristano.

La guida rappresenta un viaggio alla riscoperta della città di Eleonora, ideato e scritto dai ragazzi per i ragazzi.

Un percorso trilingue (sardo, italiano e inglese) attraverso i monumenti per conoscere la storia di ieri e raccontare la vita di oggi. Viaggio fra i sapori e gli odori della tradizione, i meravigliosi prodotti artigianali e gli splendidi spazi naturali. Viaggio attraverso l’emozione del passato fra giostre equestri e rievocazioni storiche, manifestazioni di impegno civile e sociale e grandi eventi musicali.

Il progetto “Selfie di Noi” Guida turistica di Oristano è nato da una proposta giunta nel nostro Istituto dalla casa editrice Gemma Edizioni che, nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro riconosciuti dal Miur, ha offerto la possibilità di lavorare alla produzione di una guida turistica della nostra città.

Il libro è il frutto del lavoro pluriennale e sinergico di studenti, insegnanti e professionisti del settore coordinati da Mariella Sanna.

Alla presentazione della Guida interverranno il Dirigente Scolastico Pino Tilocca, Massimiliano Sanna vicesindaco e assessore alla cultura del comune, Gemma Gemmiti fondatrice della Gemma Edizioni e i professori Mariella Sanna e Ivo Serafino Fenu.

Il ricavato della vendita della guida verrà devoluto per l’aiuto al sostentamento delle suore di clausura della “congregazione del Verbo Incarnato” recentemente arrivate in città e la cui presenza ha consentito la riapertura dello storico monastero di via Lamarmora che per tre secoli è stato abitato dalle monache Cappuccine.

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