La Nuova Sardegna

Oristano

Fine dell’era dei migranti, il Comune di Norbello nel camping vuole turisti

di Maria Antonietta Cossu
Fine dell’era dei migranti, il Comune di Norbello nel camping vuole turisti

Bando per la gestione decennale del "Nuraghe ruju". La struttura aveva ospitato per lungo tempo i cittadini extracomunitari

24 ottobre 2019
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NORBELLO. Che il campeggio comunale da sei anni adibito a Centro di accoglienza dei migranti dovesse tornare alla destinazione d’uso originaria l’amministrazione in carica lo aveva sostenuto sin dalla campagna elettorale del 2015 auspicando che il complesso Nuraghe Ruju diventasse il volano dello sviluppo turistico locale. Ora che l’appalto di gestione è quasi agli sgoccioli il gruppo di governo locale rilancia quel vecchio cavallo di battaglia e lo fa vincolando l’affidamento della concessione allo svolgimento esclusivo di attività turistiche e ricreative. La domanda è se la struttura sia appetibile anche senza migranti i quali comunque garantivano un introito sicuro ai gestori.

Ormai è comunque acqua passata, visto che l’orientamento che emerge dal bando di gara pubblicato ieri dall’ente locale è ben altro. Le condizioni poste dal Comune sono chiare: «La struttura dovrà essere destinata all’esercizio di attività turistico ricettive e il concessionario potrà utilizzare i servizi turistici annessi, compatibilmente con i limiti imposti dalle leggi vigenti». Così si legge nel capitolato che recepisce gli indirizzi dell’organo politico. È evidente, quindi, quale sia la priorità dell’amministrazione, che si riserva di assumere decisioni diverse solo in ultima istanza e in mancanza di alternative. «Qualsiasi altra destinazione e altra attività della struttura, dovuta a situazioni finanziate da altri enti, sia pubblici che privati, verrà esaminata dall’amministrazione comunale previa richiesta. L’amministrazione avrà pieno diritto, includendo anche una rinegoziazione del prezzo offerto in sede di gara dall’aggiudicatario, di accettare o rifiutare le nuove proposte», è specificato nel capitolato d’appalto. È sottinteso il riferimento alle decisioni future della prefettura in merito alla sistemazione degli immigrati che continuano ad arrivare dai continenti africano e asiatico.

Come le velleità turistiche dell’amministrazione locale si concilieranno con l’ennesimo avvicendamento dei partiti al governo di Roma e con il preannunciato cambio di passo sulle politiche dell’accoglienza è ancora tutto da capire. Intanto la giunta Manca porta avanti il programma incentrato sullo sviluppo turistico a Sant’Ignazio, nel quale rientra la ristrutturazione del maneggio attiguo al camping, un progetto finanziato con l’intenzione di integrare e incrementare l’offerta turistica. Un intervento di riqualificazione e di adeguamento è previsto anche all’interno del campeggio, ma questo sarà a totale carico del futuro gestore, che avrà quattro mesi di tempo dalla stipula del contratto per eseguire i lavori. In cambio, la concessione avrà durata decennale, con un canone a base d’asta di 80mila euro.

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