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Droga in casa, i carabinieri arrestano zio e nipote

SEDILO. Droga e un nome che immediatamente riporta alla mente altri fatti di cronaca. L’operazione condotta dai carabinieri della stazione del paese ha portato all’arresto, dopo una perquisizione,...

25 ottobre 2019
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SEDILO. Droga e un nome che immediatamente riporta alla mente altri fatti di cronaca. L’operazione condotta dai carabinieri della stazione del paese ha portato all’arresto, dopo una perquisizione, del 55enne Basilio Falchi e del 27enne Antonio Atzas. Sono zio e nipote e il cognome dell’ultimo è già conosciuto perché è lo stesso di quel Salvatore Atzas, condannato perché ritenuto uno dei carcerieri dell’allevatore di Bonorva, Titti Pinna, ultimo ostaggio finito in mano ai rapitori di persone in Sardegna e liberato nel 2007 proprio nelle campagne di Sedilo. Vicenda passata e nulla a che vedere con quella che due giorni fa ha visto protagonista il figlio Antonio. Come già successo alcune settimane fa sempre a Sedilo, precisamente il 4 ottobre, i carabinieri sentono uno strano odore provenire da una casa. È da qualche tempo che vanno in cerca di persone che danno del tu alla droga e soprattutto ne potrebbero avere in quantità tale da far pensare a un’attività di spaccio ben avviata. Così bussano e, ovviamente senza chiedere permesso, iniziano la perquisizione. Prima ancora di frugare in casa trovano in cortile una pianta di cannabis e a quel punto i controlli diventano più serrati. In una mansarda spuntano fuori ventitré rami essiccati, due piante e 230 grammi di infiorescenze e foglie già essiccate. In un giubbotto poi ci sono sette grammi divisi in dosi. È troppo per pensare a un uso personale e così si procede al fermo che ieri mattina è stato convalidato dal giudice Elisa Marras su richiesta del pubblico ministero Silvia Mascia che contesta ai due la produzione, la detenzione e il traffico di sostanze stupefacenti. Gli avvocati Serena Contini e Maria Giuseppa Scanu hanno chiesto i termini a difesa dopo aver ottenuto la scarcerazione di entrambi. Il processo per direttissima proseguirà il 4 dicembre. (e.carta)

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