La Nuova Sardegna

ORISTANO. Era infuriato, fuori di senno per essere stato cacciato da un locale. Il proprietario si era stancato di quel ragazzo che continuava a molestare gli altri clienti e così l’aveva fatto accomodare fuori. Il giovane non aveva gradito e allora aveva provato a dare fuoco al portone del locale Input di via Sardegna da cui era stato fatto sloggiare. I sospetti sull’attentato incendiario di qualche giorno fa si erano immediatamente concentrati sul M.A.C., studente di 27 anni, e stavolta l’indagine non è stata in fondo troppo complicata, perché a immortalare l’azione c’erano le telecamere di videosorveglianza.

Il lavoro coordinato degli agenti della squadra mobile e della squadra volanti della polizia ha dato subito frutti che maturano con una denuncia per danneggiamento a seguito di incendio con la quale il ragazzo deve fare i conti. Detta così la trama sembra molto lineare, in realtà gli occhi delle telecamere hanno ripreso alcune scene molto movimentate. Dopo la cacciata, il ragazzo ha provato a rientrare dapprima da un ingresso secondario, ma senza successo. Era notte fonda, per cui sembrava il momento giusto per andare a letto e invece M.A.C. è tornato alla carica qualche ora dopo. Stavolta non ha cercato vie secondarie o scorciatoie. Ha invece pensato di mettere in atto la propria ritorsione contro il titolare del locale scegliendo un’arma insolita. Dopo aver notato uno scooter parcheggiato nei paraggi, l’ha ribaltato di fronte alla porta d’ingresso dell’Input per scaricare il carburante su dei bustoni di immondezza che aveva piazzato lì precedentemente e a cui aveva già dato fuoco. Non era però soddisfatto della sua prima azione perché le fiamme erano scarse e così aveva pensato che la benzina dello scooter gli potesse essere più utile al suo scopo. La mossa aggrava la sua situazione, perché oltre al danneggiamento del portone, deve fare i conti anche con il danneggiamento dello scooter. (e.carta)