La Nuova Sardegna

Oristano

Il terminal crociere sparisce dai piani dell’Autorità portuale

di Davide Pinna
Il terminal crociere sparisce dai piani dell’Autorità portuale

L’opera su cui puntava il Consorzio industriale non è inserita nel piano triennale delle opere pubbliche L’esclusione rende più difficile la richiesta di finanziamento al ministero. Daga: «Il progetto va avanti»

01 novembre 2019
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SANTA GIUSTA. È uno dei progetti più ambiziosi del porto industriale di Oristano e Santa Giusta, ma per il momento le opere per la realizzazione del terminal crociere non rientrano nei piani dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Il progetto, che vale 20 milioni, non figura infatti tra quelli che la stessa ha inserito nel suo programma triennale delle opere pubbliche, approvato nella serata di mercoledì. L’inserimento nel piano è un passaggio fondamentale per ottenere i finanziamenti necessari dal ministero delle Infrastrutture, com’era stato rimarcato pubblicamente dal Consorzio Industriale insieme alla Camera di commercio, ai comuni di Oristano e Santa Giusta e alla Provincia. L’idea, già elaborata in una vecchia scheda progettuale e ripresa in mano a inizio 2019, prevede la realizzazione di una banchina di 350 metri e la sistemazione di un’area di mille metri quadri, dove troveranno posto i servizi e le attività commerciali destinate ai turisti che scendono dalle navi.

Massimiliano Daga, presidente del Consorzio industriale che gestisce anche il porto, non vuole fare polemiche: «Il Consorzio e l’Autorità di sistema continuano a lavorare per portare avanti il progetto – assicura –, ma è importante capire che, se vogliamo ottenere il finanziamento, c’è bisogno della partecipazione attiva di tutto il territorio: imprenditori ed enti locali devono far sentire la loro voce». Si va avanti, quindi, e la mancata programmazione non sarebbe una battuta d’arresto, anche perché esiste la possibilità di modificare il piano triennale in corso d’opera e in ogni caso nel 2020 ne verrà prodotto uno nuovo. Certamente però resta il fatto che al momento il progetto non rientra tra le priorità dell’Autorità Portuale, guidata dall’ex assessore ai Trasporti della giunta Pigliaru, Massimo Deiana.

«L’aspetto delle navi da crociera è un elemento di attrattiva e alcune cose sono già state fatte, con una prima sistemazione della riva nord e l’allestimento di un’accoglienza adeguata in occasione degli attracchi – spiega Daga –, ma non dobbiamo dimenticare che ogni nave che arriva in porto produce un ritorno economico nell’indotto».

Il principale progetto in campo, condiviso con l’Autorità, è quello sui depositi di gas naturale liquido: «Quegli interventi peraltro garantiscono di incidere anche sul settore delle crociere – prosegur –, dato che sono fondamentali per il rifornimento delle navi, che ora sono sottoposte a normative molto stringenti per quanto riguarda la scelta dei carburanti». Al porto comunque la situazione non è ferma: «È quasi completato l’intervento che ci permetterà di portare l’acqua potabile direttamente sulle banchine, mentre fino a oggi dovevamo ricorrere alle autobotti», conclude Daga.

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