La Nuova Sardegna

Oristano

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Al Losa l’insolito matrimonio tra archeologia, arte e tecnologia

ABBASANTA. L’archeologia sposa l’arte e la tecnologia. Nella fine settimana il Losa sarà al centro di due iniziative targate Paleotur, che in entrambi i casi persegue l’obiettivo di aumentare la...

08 novembre 2019
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ABBASANTA. L’archeologia sposa l’arte e la tecnologia. Nella fine settimana il Losa sarà al centro di due iniziative targate Paleotur, che in entrambi i casi persegue l’obiettivo di aumentare la capacità attrattiva del sito e di allargare la platea di visitatori. Il connubio tra la preistoria e l’arte si consoliderà domenica con l’inaugurazione di Megalòpolis, un percorso narrativo costruito attraverso una serie di installazioni che creano un parallelo tra la civiltà nuragica e quella post atlantica, tra il nuraghe Losa e le città fantasma di Nicola Filia, il creatore delle opere che rimarranno nel parco archeologico per un anno. A intessere la trama sono stati Baingio Cuccu e Paola Mura, i curatori della mostra. «Ci piace che il sito sia luogo di evoluzione e di trasformazione e che possa essere vissuto con un diverso sentire», commenta la presidente della Paleotur, Patrizia Carta. L’inaugurazione, in programma alle 11, segue di due giorni la presentazione di Nur-Way, un progetto che mette l’innovazione tecnologica al servizio dei beni culturali. Attraverso un sistema di immagini tridimensionali dei monumenti, di applicazioni con contenuti multimediali e l’uso di dispositivi elettronici viene migliorata la conoscenza e la fruizione dei siti. Il progetto vede in campo un ampio partenariato di cui fanno parte, oltre al gestore di Losa, Sardegna Ricerche, l’università di Sassari e numerose imprese. Il gruppo sta realizzando una base informativa dei dati legati in particolare alla Sardegna nuragica, integrata con nuove tecnologie digitali. Il progetto sarà illustrato oggi alle 10 nel centro servizi Losa. (mac)

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