La Nuova Sardegna

Oristano

«Basta con le promesse» Sindaci contro la Regione

«Basta con le promesse» Sindaci contro la Regione

L’ennesima chiusura del pronto soccorso del Delogu provoca malumori e rabbia Chiesto e ottenuto un nuovo incontro con l’assessore alla sanità

09 novembre 2019
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GHILARZA. Tira aria di rivolta nel Guilcier per la chiusura del punto di primo intervento. Ieri i sindaci dell'Unione si sono riuniti per stabilire una comune linea d'azione sulla gestione dell'ennesima vertenza. Nel corso della seduta gli amministratori sono riusciti a strappare la promessa di un incontro con l'assessore Mario Nieddu già la prossima settimana. Due le istanze che saranno sottoposte al responsabile della Sanità sarda. «Il ripristino immediato dell' attività di primo soccorso e la soluzione definitiva dei problemi del presidio e del reparto di medicina», ha anticipato il presidente dell'Unione del Guilcier Alessandro Defrassu, che ha sollecitato «uno sforzo ulteriore per salvaguardare una struttura ospedaliera che la stessa politica reputa necessaria per il nostro territorio». Sulle cause della malattia cronica del Delogu Defrassu non ha dubbi.«È frutto di poca lungimiranza e del fatto che chi è demandato all'organizzazione non riesce nel suo compito. I fatti parlano da soli: era previsto che funzionassero determinati servizi e invece questi non ci sono». È' in stato di fibrillazione anche il Comitato in difesa del Delogu, pronto all'azione dopo il periodo sabbatico che si erano presi gli attivisti, reduci da un intenso anno di lotte. La situazione che dovranno affrontare è peggiore di quella che fino ad agosto li aveva visti sempre in prima linea per sollecitare l'attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera. «Ma oltre alle promesse disattese registriamo l'immobilismo e il silenzio dei sindaci in questi ultimi tre mesi», ha lamentato il presidente del comitato civico, Raffaele Manca. Lunedì il coordinamento deciderà la strategia da adottare, ma intanto il portavoce ha criticato il presidente della commissione sanità del consiglio Gallus. «Non condividiamo le sue valutazioni sulla priorità di medicina rispetto al punto di primo intervento: questo è anzi il vero collante e se chiudesse verrebbe smantellato tutto il resto. Ma recepiamo già ora segnali negativi, perché aver ridotto a sedici i posti letto rispetto ai venti stabiliti nella riforma significa che è stata partorita un'altra idea rispetto a quanto deliberato dal consiglio regionale, e cioè un ospedale di comunità».

Maria Antonietta Cossu

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