La Nuova Sardegna

Oristano

Serra Bingias, c’è l’ipotesi referendum

di Ivana Fulghesu
Serra Bingias, c’è l’ipotesi referendum

Morgongiori, il sindaco Renzo Ibba propone una consultazione sulla discarica

15 novembre 2019
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MORGONGIORI. Discarica di Serra bingias, il primo cittadino è pronto al confronto anche attraverso un referendum. Quel che si sta verificando questi giorni nel piccolo Comune della Marmilla fa pensare a una sorta di “effetto nimby” ritardato; la contestazione è esplosa, infatti, dopo diversi mesi nei quali si è parlato del progetto, perché la proposta di creare una discarica nell’ex cava di perlite risale ormai a circa un anno fa e tutti gli atti a essa relativi sono stati pubblicati con la massima trasparenza.

Il tema è però diventato caldo soltanto negli ultimi giorni, dopo l’incontro per la presentazione al pubblico del progetto e dello studio per l’impatto ambientale. Nonostante diverse manifestazioni di contrarietà al progetto, che prevede appunto la creazione di una “discarica di rifiuti non pericolosi, provvista di cella dedicata ad ospitare rifiuti contenenti amianto”, non sembra preannunciarsi un clima di battaglia, ma di confronto. Lo dice chiaramente il sindaco Renzo Ibba, che al momento si tratta soltanto di una proposta progettuale: «Stiamo valutando i pareri tecnici, per poi coinvolgere i cittadini per valutare insieme il da farsi. Non ci sarà, quindi, alcuna discarica senza il consenso dei cittadini di Morgongiori e dei paesi limitrofi».

Il sindaco ha voluto, inoltre, far chiarezza sulla questione, attraverso un comunicato, «per tranquillizzare la popolazione e anche per non dare spazio ai fraintendimenti per fini di speculazione politica. Ho cercato di essere sempre attento alle opportunità, prestando attenzione agli interessi del territorio e cercando di orientare lo sguardo alle generazioni future. Fra tutti voglio ricordare che sono uno dei promotori e presidente in carica della costituzione del Parco del Monte Arci che ha come obiettivo principale la tutela e la salvaguardia dell’ambiente aprendo la possibilità di creare posti di lavoro basati su quello che la natura ci ha regalato. Anche allora c’erano molte perplessità e fui io stesso a pretendere assemblee pubbliche di confronto con i cittadini e le associazioni, affinché la decisione fosse frutto di una visione condivisa».

Sulla salvaguardia ambientale così si esprime: «Mi sono impegnato personalmente, insieme agli altri sindaci coinvolti, per dare battaglia per la bonifica delle aree interessate dallo scempio provocato dall’abbandono del parco eolico. Di certo – conclude – su questo non prendiamo lezioni da chi il territorio l’ha sfruttato danneggiandolo in modo irreparabile creando solo povertà a livello ambientale oltre che economico».

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